Foreste culturali
In questo nuovo episodio di Pillole di Scienze Forestali parliamo di foreste culturali, modellate per lungo tempo dall’opera dell’uomo.
Un post a settimana per accompagnarvi nel mondo della ricerca scientifica forestale.
In questo nuovo episodio di Pillole di Scienze Forestali parliamo di foreste culturali, modellate per lungo tempo dall’opera dell’uomo.
La penisola italiana conserva ancor più diversità genetica di quanto già atteso per il suo importante ruolo di rifugio glaciale? L’affascinante ipotesi suggerita da due recenti lavori su abete rosso e farnia.
Le molteplici opportunità della filiera foresta‑legno che emergono dagli oltre 100 articoli pubblicati negli ultimi dieci anni da ricercatori dell’Università di Torino
Il potenziale del modello TRIAD per affrontare le sfide della gestione multifunzionale delle foreste europee in questa pillola di scienze forestali
Per la rubrica SISEF “Pillole di Scienze Forestali” pubblichiamo la traduzione del comunicato stampa pubblicato dal Tyndall Centre for Climate Change Research, rigurdo un nuovo studio che affronta il tema della gestione degli incendi, proponendo una roadmap in sette fasi per la gestione degli incendi boschivi....
Uno studio scientifico dimostra come alcune specie di alberi italiane abbiano sviluppato strategie per sopravvivere agli incendi. Scopri cosa hanno scoperto i ricercatori analizzando 38 specie in diverse aree d’Italia.
I ricercatori dell’Istituto per l’Ambiente Alpino di Eurac Research hanno utilizzato un simulatore di dinamiche forestali per analizzare come il cambiamento climatico possa influenzare l’espansione delle foreste, la composizione delle specie e la risalita del bosco sulle Alpi.
Per la rubrica SISEF “Pillole di Scienze Forestali” parliamo di uno studio che analizza la capacità delle foreste vetuste di assorbire carbonio, confrontandole con le foreste gestite.
L’abete bianco, che da sempre popola il territorio italiano, è diffuso oggi sull’Appennino in maniera frammentata, ma la sua presenza nasconde una grande potenzialità. Ne parliamo in questo nuovo episodio di #PilloleDiScienzeForestali.
La processionaria risponde al riscaldamento globale. Uno studio INTERREG V–A Italia Svizzera 2014–2020 ci spiega in che modo.
Secondo un recente studio svolto dai ricercatori delle maggiori università italiane una gestione del territorio agro-silvo-pastorale indiretta aiuterebbe a prevenire gli incendi. Ne parliamo in questa #pilloladiscienzeforestali
Tornano le pillole di scienze forestali con lo studio INTERREG MONGETIFOR il quale evidenzia come alcune pratiche gestionali possano contenere il cancro del castagno.
La parola resilienza è sicuramente tra i termini più usati (e abusati) di questo periodo. Il concetto di resilienza è legato alla ripresa dopo un evento negativo. Rispetto alla semplice resistenza, dunque, qualcosa di più dinamico, attivo. Il termine resilienza in ecologia ha un significato ben...
Negli ultimi anni, grazie all’evoluzione tecnologica e ad una maggiore sensibilità ambientale, l’importanza del legno sta crescendo anche in settori meno conosciuti. È il caso, ad esempio, dell’industria chimica dove la biomassa lignocellulosica, derivante anche da residui forestali, sta sviluppando un enorme potenziale di sostituzione dei composti di...
La processionaria del pino, (Thaumetopoea pityocampa), è un importante defogliatore che attacca varie specie di conifere, in particolare pino nero e pino silvestre. Il danno è causato dall’attività trofica delle larve con conseguenze negative sugli accrescimenti, che indebolendo le piante le rendono più vulnerabili ad attacchi...
Le brughiere a mirtillo dell’Appennino Toscano rappresentano la formazione più estesa al di sopra del limite superiore della vegetazione arborea, sebbene la loro distribuzione sia stata modificata dall’azione dall’uomo nel corso dei secoli (Ronchieri, 1997). I vaccinieti costituiscono uno degli ambienti di maggior valore ecologico e...
Il ceduo è una forma di gestione del bosco basata sulla capacità, tipica delle latifoglie, di produrre nuovi fusti (polloni) dalla ceppaia tagliata, noto già in età Romana e largamente diffuso in tutto il Mediterraneo. È possibile definire dei criteri che rendano meno soggettiva la valutazione...
I boschi vetusti costituiscono un patrimonio di inestimabile valore dal punto di vista ecologico ed ambientale in quanto assomigliano tantissimo alle foreste primordiali europee. Ricordano quindi quel paesaggio forestale naturale diffuso in tutta Italia ed Europa prima che l’uomo intervenisse pesantemente per rompere gli equilibri e...
Foto: Jason Blackeye La Commissione Europea ha recentemente presentato una vision a lungo termine per le zone rurali dell’UE, evidenziando alcune delle sfide e delle opportunità più promettenti e dedicando notevole attenzione al futuro delle aree forestali europee. Alla redazione del rapporto hanno contribuito le informazioni...
Il suolo rappresenta una risorsa non rinnovabile preziosissima, basti pensare che per la formazione di un solo 1 cm è necessario aspettare fino ad un secolo e per un profilo evoluto anche millenni. Inoltre, il suolo è il più grande “serbatoio” di carbonio dopo gli oceani,...