Come reagisce ai cambiamenti climatici la processionaria del pino?

processionaria del pino

La Processionaria del Pino (Thaumetopoea pityocampa) è un insetto fitofago che si nutre degli aghi di conifere, con prevalenza per le specie di pino. Le sue voraci larve non causano solo forti danni alle foreste, ma anche alla salute umana e animale: i loro peli urticanti possono causare reazioni epidermiche o allergiche in soggetti particolarmente sensibili, sia tramite contatto diretto che tramite semplice dispersione nell’ambiente.

Analogamente ad altri insetti in ambito forestale, anche la processionaria risponde al riscaldamento globale e il suo areale di distribuzione è segnalato in espansione, soprattutto verso quote più elevate. Ma a quali parametri climatici è più sensibile la processionaria e dove prevedere un inasprirsi delle sue infestazioni? 

In uno studio pubblicato nel 2023, i ricercatori dell’Università di Torino e il Corpo forestale della Regione Autonoma Valle d’Aosta hanno verificato che temperatura, pioggia e altitudine hanno un effetto diretto sulle popolazioni di adulti e sulla densità dei nidi di Processionaria del Pino in Valle d’Aosta. L’aumento delle temperature medie (25 °C) intensifica gli sfarfallamenti anche se, quando particolarmente elevate, ritarda il picco massimo di cattura; questo è probabilmente una sorta di meccanismo di difesa attuato degli adulti, permettere alla progenie uno sviluppo a temperature ottimali. Coerentemente con questo risultato, il picco più alto di catture è associato a quote più basse, mentre al di sopra di 1250 metri s.l.m. è aumentato il periodo utile per lo sfarfallamento, con un picco di catture più precoce e un ritardo delle ultime catture. L’effetto delle piogge è stato più eterogeneo, ed è variato in base all’annata considerata.

Il monitoraggio è stato condotto dal 2016 al 2020 in 42 comuni della Valle d’Aosta, utilizzando trappole a imbuto innescate con feromoni sessuali, cioè sostanze rilasciate dai maschi adulti ai fini della riproduzione. Le trappole sono state controllate settimanalmente da inizio giugno a metà settembre. Delle 277 trappole installate in siti permanenti, ne sono state selezionate 70 ogni anno, al fine di correlare il numero di maschi catturati con le variabili meteorologiche (temperature e piogge), l’altitudine e il numero di nidi a ettaro come indice dell’intensità di infestazione.

Attività di monitoraggio nell’ambito del progetto MONGEFITFOR

La ricerca è stata finanziata dal progetto “Linee guida per il monitoraggio e la gestione delle emergenze fitosanitarie nelle foreste delle Alpi centro-occidentali (MONGEFITOFOR)”, nell’ambito del Programma di cooperazione INTERREG V–A Italia Svizzera 2014–2020, che si è occupato di monitorare lo stato di salute delle foreste e di proporre strategie sostenibili per la loro gestione e salvaguardia, promuovendone così la resilienza.

Mappa dell’area interessata dal progetto

I programmi di monitoraggio sono alla base dello sviluppo dei piani di gestione degli insetti fitofagi, soprattutto per specie chiave di interesse forestale e sanitario, proprio come nel caso della processionaria del pino. I risultati della ricerca forniscono evidenze su come i fattori climatici agiscono su questo importante fitofago in Valle d’Aosta. Questo studio rappresenta dunque un importante punto di partenza per poter decidere i territori a più alta priorità per azioni di contenimento a basso impatto ambientale nell’ottica della conservazione del patrimonio forestale, considerando anche l’elevata fruizione turistica nell’area di studio.

Info Autori

Chiara Ferracini
Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, Largo Paolo Braccini 2, 10095 Grugliasco (TO) (Italia) | Altri Posts
Gabriele Rondoni
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, Borgo XX giugno 74, 06121 Perugia | Altri Posts
Valerio Saitta
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, Borgo XX giugno 74, 06121 Perugia | Altri Posts
Monica Vercelli
Consulente @ Regione Autonoma Valle d'Aosta, Assessorato agricoltura e risorse naturali, Corpo forestale della Valle d'Aosta, Ufficio monitoraggio fitosanitario | Altri Posts
Ivan Rollet
Regione Autonoma Valle d'Aosta, Assessorato agricoltura e risorse naturali, Corpo forestale della Valle d'Aosta, Ufficio monitoraggio fitosanitario | Altri Posts

Articoli correlati

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: