SISEF News

Evento lancio del progetto For-Italy

L’8 e 9 ottobre si terrà, a Serra San Bruno (VV), l’evento di lancio dal titolo Costruire le competenze dell’operatore forestale del progetto For.Italy – Formazione forestale per l’Italia: evento nazionale di lancio. La partecipazione all’evento è gratuita ed è rivolta a tutti i soggetti che nelle regioni e province autonome si occupano di promuovere e realizzare la formazione professionale in campo forestale. Per partecipare è necessario inviare il modulo di adesione all’indirizzo info@progettoforitaly.com entro il 15 settembre.

Fiera e Festival delle Foreste, i webinar a cura di Veneto Agricoltura

Dall’11 al 13 settembre a Longarone (BL) si terrà la seconda edizione della Fiera e Festival delle Foreste, organizzata da Longarone Fiere e Paulownia Italia. Tra le attività proposte, ci saranno convegni, workshop e corsi, indirizzati al mondo tecnico, istituzionale, della ricerca e della formazione. Sarà possibile seguire alcuni dei seminari, a cura di Veneto Agricoltura, anche online attraverso la piattaforma zoom, per partecipare è necessaria la registrazione entro il 9 settembre.

L’approccio Integrate ci permette di migliorare l’efficienza delle foreste per fornire servizi ecosistemici – intervista ad Enrico Pompei

Traduzione dell’intervista pubblicata sul resilience-blog.com (EFI) ad Enrico Pompei, Direttore delle Politiche Forestali Nazionali e Internazionali del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, a proposito degli attuali obiettivi e delle sfide della gestione forestale in Italia, nonché dei vantaggi della collaborazione e dello scambio di esperienze tra i diversi stakeholder coinvolti nel processo decisionale del settore forestale a livello locale ed europeo.

Abbattimento del particolato aerodisperso (PM10 e PM2.5) in tre aree protette e due ville storiche della città di Roma nei mesi di lockdown (marzo-aprile 2020)

Lo studio ha esaminato la capacità di abbattimento del particolato atmosferico (PM10 e PM2.5) in tre aree protette romane inserite nel sistema dei parchi e delle riserve naturali gestire dall’ente regionale RomaNatura (Riserva Naturale della Marcigliana, Riserva Naturale della Valle dell’Aniene e Parco Regionale Urbano di Aguzzano) e in due ville storiche romane (Villa Ada e Villa Borghese) durante il periodo di lockdown (marzo e aprile 2020).

Un paese che brucia: il report sui cambiamenti climatici e gli incendi boschivi in Italia a cura di GREENPEACE e SISEF

Negli ultimi anni, nel bacino mediterraneo, abbiamo assistito ad incendi sempre più devastanti, con grandi superfici percorse e perdite di vite umane. Dal 2000 al 2017 le aree interessate da incendi sono state 8.500.000 ettari, circa 3,5 volte la superficie della Sardegna. La perdita di vite umane è stata di 611 persone. Nel rapporto “Un paese che brucia” i membri SISEF: Luca Tonarelli, Giorgio Vacchiano, Davide Ascoli, Giuseppe Mariano Delogu e Valentina Bacciu ci guidano attraverso un’analisi sistemica del problema incendi, che va dalle cause alle conseguenze del problema, fornendo allo stesso tempo raccomandazioni e proposte che possano servire a mettere in atto soluzioni efficaci e all’altezza dei cambiamenti climatici in atto.

La capacità delle foreste di mitigare i cambiamenti climatici sta diminuendo

Una recente review pubblicata sulla rivista Science evidenzia come siccità, incendi, insetti patogeni e tempeste potranno causare mortalità su vaste aree forestali, e quindi ridurre la quantità di carbonio immagazzinato (stock) nella biomassa forestale. Gli autori rilevano come i modelli su cui si basano le decisioni politiche di molti Paesi non tengano in adeguata considerazione questi disturbi, che sono in aumento a causa dei cambiamenti climatici stessi. Pur con importanti differenze nei diversi biomi, gli incendi, le tempeste e gli insetti patogeni avranno un impatto decisamente maggiore rispetto al passato sulla mortalità delle foreste in molte regioni.

Gli alberi migliorano la qualità dell’aria che respiriamo rimuovendo ozono

Come dimostrato in un recente lavoro scientifico, durante le forti restrizioni al traffico veicolare imposte dall’emergenza COVID-19 le concentrazioni di ozono nelle città sono aumentate. Tuttavia, i primi dati raccolti dal CNR e dal CREA all’interno di siti sperimentali in ambienti forestali periurbani, mostrano una tendenza opposta: qui, anche le concentrazioni di ozono sono calate durante il lockdown. Cos’è successo?

Il legno di cerro trattato termicamente: risorsa naturale di metaboliti secondari

Negli ultimi anni un team di ricerca interdipartimentale dell’Università della Basilicata ha analizzato il tipo e la quantità di estrattivi prodotti a seguito del trattamento termico di diverse specie legnose, tra cui pioppo (Populus nigra), farnetto (Quercus frainetto), paulownia (Paulownia tomentosa) e cerro (Quercus cerris), con risultati particolarmente incoraggianti. Migliorare la resa di estrazione di questi prodotti dal legno è un’eventualità interessante, sia perché permetterebbe la valorizzazione di alcune tipologie di legno di scarso valore (dalle quali è possibile ottenere composti bioattivi di alto valore) e sia perché, in un’ottica di bioeconomia circolare, introdurrebbe una nuova possibilità di utilizzo degli scarti dell’industria del legno, spesso considerati come rifiuto.

AUSF webinar – Storia del Pensiero Forestale (15/07/2020)

AUSF Viterbo presenta: Storia del Pensiero ForestaleMercoledì 15 Luglio 2020 – ore 16:30 Mercoledì 15 Luglio alle 16.30, a pochi giorni dai nostri 30 anni, vi aspettiamo su Zoom con: Piermaria Corona (Crea – Foreste e Legno): Evoluzione e pratica del concetto di sostenibilità in selvicoltura...

I modelli come strumenti di analisi ecologica, non solo di previsione

In ambito forestale ed ecologico uno tra i più controversi e dibattuti argomenti degli ultimi venti anni riguarda la relazione tra la fotosintesi, la biomassa e la respirazione delle piante. Due teorie sono teoricamente utili a quantificare il rilascio ed indirettamente l’assorbimento di CO2 delle foreste, ma risultano in contrasto tra di loro e sono difficilmente replicabili e validabili sperimentalmente nel mondo reale. Uno studio recentemente pubblicato analizza la questione nel dettaglio: la respirazione delle piante è controllata dalla fotosintesi oppure dalla biomassa?

I danni da vento nelle foreste Europee

Negli ultimi decenni i danni da vento a carico delle foreste Europee sono in costante aumento; il vento è il principale fattore di disturbo naturale e agente di danno agli ecosistemi forestali europei e provoca infatti oltre il 50% del totale dei danni. Per l’accresciuta rilevanza dei danni forestali da vento, è apparsa necessaria la realizzazione di una banca dati geografica delle aree forestali percorse da questi eventi. La banca dati FORWIND, riporta i dati di più di 80.000 aree diverse distribuite in 13 paesi europei, corrispondenti complessivamente a poco più di 1 milione di ha di foreste danneggiate.