La filiera corta del legno: un’opportunità per la bio-economia forestale in Italia
Scarascia Mugnozza G, Romagnoli M, Fragiacomo M, Piazza M, Lasserre B, Brunetti M, Zanuttini R, Fioravanti M, Marchetti M, Todaro L, Togni M, Ferrante T, Maesano M, Nocetti M, De Dato GB, Sciomenta M, Villani T (2021). La filiera corta del legno: un’opportunità per la bio-economia forestale in Italia. Forest@ 18: 64-71. [online] URL: https://foresta.sisef.org/contents/?id=efor0052-018&lang=it
Il Progetto di ricerca di interesse nazionale sulla filiera corta del legno nasce dal riconoscimento della straordinaria importanza della filiera foresta-legno e quindi della bio-economia forestale per la società del futuro vicino, più sostenibile, a basse emissioni climalteranti e a minor impatto ambientale. Oltre ai servizi ecologici forniti dalle foreste, la risorsa naturale legno è chiamata a svolgere un ruolo significativo con l’incremento della richiesta di prodotti in legno in edilizia sia per uso strutturale che non strutturale.
Nel nostro Paese, tuttavia, la gran parte dei prodotti in legno è composta da legname di importazione dall’estero, con conseguente scarsa attenzione alla qualità degli assortimenti legnosi prodotti internamente, perdita di know-how e di occupazione negli ambiti regionali e locali italiani. L’obiettivo progettuale ha riguardato la valorizzazione del concetto di filiera locale foresta-legno, promuovendo la definizione di buone pratiche per la gestione forestale e l’impiego delle risorse legnose di prossimità, con lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per la bioedilizia e l’efficienza energetica. Questi sono stati gli obiettivi specifici:
- verificare le possibilità di mobilizzazione e la sostenibilità dell’approvvigionamento da filiere corte di biomassa-legno;
- promuovere nuovi modelli di certificazione ambientale e di analisi di efficienza energetica;
- realizzare prodotti innovativi per la bio-edilizia (CrossLam, lamellari, pannelli di legno) con specie forestali locali e trattamenti, finora mai o poco utilizzati per tale tipo di impiego;
- caratterizzare la funzionalità anche architettonica dei prodotti in legno, prevedendone il degrado e studiando le modalità di conservazione.
Particolare attenzione è stata dedicata alle specie legnose più comuni sul territorio nazionale come il faggio, i pini, il castagno, le querce caducifoglie e il pioppo, testando anche termo-trattamenti e trattamenti superficiali a base di sostanze naturali e di nano-materiali.
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Info Autori
Giuseppe Scarascia Mugnozza
Manuela Romagnoli
Massimo Fragiacomo
Maurizio Piazza
Bruno Lasserre
Michele Brunetti
Roberto Zanuttini
Marco Fioravanti
Dipartimento di Bioscienze e Territorio (DiBT)
Università del Molise, Pesche, IS
SAFE, Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali