Un piccolo tesoro da conservare: le foreste primarie in Europa
Sono rare, frammentate e poche le foreste primarie e “vetuste” in Europa. È quanto emerge dall’ultimo rapporto Mapping and assessment of primary and old-growth forests in Europe curato dal Joint Research Centre della Commissione Europea.
Nonostante la piccola estensione, queste foreste rappresentano un prezioso patrimonio naturale fondamentale per la biodiversità e per i servizi ecosistemici che offrono. Sono ecosistemi nei quali i processi ecologici avvengono senza l’intervento umano e seguono dinamiche del tutto naturali, fornendo un punto di vista privilegiato per la comprensione delle dinamiche ecologiche e un sistema di riferimento anche per le foreste che sono gestite attivamente.
Secondo il rapporto, l’Europa conta un’estensione molto limitata di foreste primarie e indisturbate, coprendo solo meno del 3% della superficie forestale totale. Una quota irrilevante se pensiamo che alcune regioni come Brasile, Canada e Russia insieme ospitano più della metà delle foreste primarie esistenti a livello globale. Hanno inoltre una distribuzione irregolare, in molto Paesi sono assenti e circa il 90% è concentrato in Svezia, Bulgaria, Finlandia e Romania. La maggior parte delle foreste che sono state identificate e mappate godono di un buono stato di protezione, ma il dato sicuramente più eclatante e allarmante è quello che viene definito un “deficit di mappatura”: milioni di ettari di foresta dei quali non si conosce l’esatta localizzazione e per i quali è impossibile mettere in atto strategie di conservazione e tutela.
Il rapporto contribuisce alla nuova strategia dell’UE per la biodiversità che prevede di proteggere rigorosamente almeno il 30% della superficie terrestre e il 30% della sua zona marina. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale quindi definire, mappare e monitorare le foreste primarie e indisturbate. Ma come è possibile considerato l’attuale stato di incertezza e le lacune nelle nostre conoscenze?
Il “deficit di mappatura”, la sostanziale incoerenza tra alcune stime dell’area ricoperta dalle foreste e lo stato giuridico nazionale a volte poco chiaro sono elementi di debolezza che il rapporto sottolinea, dimostrando come sia necessaria non solo una mappatura più solida e aggiornata delle foreste primarie e indisturbate, ma anche delle definizioni operative univoche e condivise.
foto di copertina: Snežana Trifunović