Il dossier di Sherwood sulla prevenzione selvicolturale degli incendi

Prevenire è meglio che curare, un’asserzione che ci accompagna dall’infanzia e su cui non abbiamo dubbi. Ma quanto è difficile prevenire! Soprattutto se si parla di incendi boschivi e selvicoltura preventiva. Per condividere nuove idee, conoscenze ed esperienze selvicolturali, e diffondere la cultura e le tecniche della prevenzione nel settore forestale il numero di Sherwood 247 include un dossier sulla prevenzione incendi.

Per selvicoltura preventiva si intende l’insieme delle tecniche messe in atto per gestire i boschi in modo sostenibile condizionandone struttura e composizione al fine di:

  • Ridurre l’infiammabilità del bosco per aumentare la sicurezza e l’efficacia delle operazioni antincendio in aree strategiche.
  • Aumentare la resistenza e resilienza all’incendio del bosco per mantenere il più possibile attivi i servizi da esso forniti.

La definizione non contrappone prevenzione e lotta attiva, come spesso accade, ma le integra. Inoltre, sottolinea la coerenza degli obiettivi preventivi con quelli della gestione forestale multi-funzionale, che assicura la sostenibilità nel tempo dei servizi forniti dalle foreste.

Ma come fare ad integrare la prevenzione, le sue tecniche e prescrizioni specifiche ed i suoi costi, nella pianificazione e gestione del territorio? Da qui l’esigenza di fare il punto con un dossier dedicato all’approfondimento di tre temi.

Il primo riguarda la pianificazione della prevenzione a diverse scale: regionale, comprensoriale e comunale1. Il secondo approfondisce le tecniche della prevenzione, con articoli dedicati al programma di fuoco prescritto della Regione Toscana2, alle Zone di Appoggio alla Lotta (ZAL) alberate in Corsica3, e a un modello di selvicoltura preventiva prossima alla natura basato sulle esperienze nelle dry mixed forests del Nord America4.
Il terzo tema si occupa infine della sostenibilità economica della prevenzione attraverso soluzioni intelligenti in grado di integrare le attività preventive nelle filiere produttive del legno, del settore pastorale, agro-alimentare e viti-vinicolo, o nelle reti di distribuzione dell’energia, con una prospettiva multi-obiettivo che porta al riconoscimento (anche economico) delle esternalità positive generate dagli interventi di prevenzione su altri settori di governo del territorio5.

Il dossier sulla prevenzione incendi di Sherwood è disponibile gratuitamente su Ecoalleco.

Riferimenti

  1. Cacciatore I., Calvani G., Delogu G., Gottero F. , Romano R. (2020). Pianificazione della prevenzione degli incendi boschivi. L’approccio a differenti scale. Sherwood 347: 18-21
  2. Massaiu A., Tiger M. (2020). Le Zone di Appoggio alla Lotta Alberate (ZAL). Caratteristiche strutturali e gestione. Sherwood 347: 26-28
  3. Tonarelli L., Scopetani S., Gori A., Bagnoli M., Pasquinelli P., Ascoli D. (2020). Fuoco prescritto. Una tecnica selvicolturale per la prevenzione incendi in Italia. Sherwood 347: 22-25
  4. Vacchiano G., Berretti R., Motta R., Ascoli D. (2020). Selvicoltura preventiva prossima alla natura. Sherwood 347: 29-32
  5. Ascoli D., Barbati A., Colonico M., Tomao A., Colaço C., Acàcio V., Sequeira A.C., Serra M., Plana E. (2020). Soluzioni intelligenti per la prevenzione integrata degli incendi boschivi. Sherwood 347: 33-37

Info Autori

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Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), Università di Torino

Davide Ascoli

Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), Università di Torino

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