Foreste e inquinamento atmosferico

MESSAGGIO CHIAVE: Un’ampia percentuale di popolazione in Europa è esposta a concentrazioni di inquinanti superiori ai livelli raccomandati da Unione europea e OMS. Le foreste riescono a sequestrare dall’atmosfera e dal suolo grandi quantità di inquinanti, a beneficio della collettività.


Cosa dice la scienza

  • La direttiva UE sui limiti nazionali di emissione fissa la quantità massima annua di sostanze inquinanti che può essere emessa dagli Stati membri, e stabilisce gli impegni di riduzione al 2020 e il 2030 per anidride solforosa, ossidi di azoto, composti organici volatili, ammoniaca e particolato.
  • Un albero rimuove in media 0.1 t di CO2 e 100 g di PM2.5 l’anno (ci vogliono 5 alberi per rimuovere le polveri emesse da una macchina in un anno).
  • Nel 2018 15 istituti italiani hanno istituito la rete di monitoraggio ICOS-RI per fornire misure di alta qualità sul ciclo del carbonio, le emissioni di gas serra e la loro concentrazione atmosferica. La rete è composta da 19 siti di monitoraggio permanente, dal Cervino a Lampedusa, di cui due marini e due periurbani (Roma e Napoli).
  • Per ottemperare agli obblighi della direttiva NECD, il Ministero dell’ambiente ha istituito nel 2019 una rete di monitoraggio degli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sugli ecosistemi, gestita dal Comando Unità Forestali, Ambientali Agroalimentari (CUFA) dei Carabinieri.

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GdL SISEF Comunicazione Forestale

(coordinatore: G. Vacchiano)

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