Autore: Renzo Motta

Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA),

Università degli Studi di Torino, Grugliasco (TO),

Presidente SISEF

HIGHLIGHTS – La vivaistica forestale in Italia al bivio: sfide e strategie

Il ruolo chiave delle foreste nel contenere i drammatici effetti del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità è alla base di molteplici iniziative a scala globale, europea e nazionale che prevedono nuovi impianti di alberi e foreste su larga scala. Il settore vivaistico forestale nazionale non è, allo stato attuale, in grado di soddisfare la domanda…

HIGHLIGHTS: La ricerca italiana ed il ruolo della comunità scientifica nella realizzazione dell’Albo nazionale delle “Foreste vetuste”

In seguito alla pubblicazione del Decreto che ha istituito l’Elenco delle foreste secolari (old-growth forests) italiane, è stato analizzato lo stato dell’arte della ricerca italiana nel campo delle foreste vetuste attraverso l’uso di procedure di “text mining”. Sono state analizzate 188 pubblicazioni ISI e 72 pubblicazioni o rapporti non indicizzati di autori o coautori italiani. L’analisi ha permesso l’individuazione di 165 località…

Posticipo del XIII Congresso SISEF: nuove date

il Consiglio Direttivo della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale ed il Comitato Organizzatore del XIII Congresso dellà Società, riunitisi in data 14 Gennaio 2022, hanno deliberato di posticipare il Congresso al periodo 30 Maggio – 2 Giugno 2022.

Webinars SISEF: Verso il XIII Congresso della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale (SISEF)

Sulla strada del suo XIII Congresso, che si terrà a Orvieto dal 20 al 23 febbraio 2022 la Società di Selvicoltura ed Ecologia Forestale (SISEF) propone due incontri online dal titolo “Sfide e necessità per le foreste del futuro” (16 nov 2021, ore 15:00-18:00) e “Alberi e foreste urbane e peri-urbane per le biocittà del futuro” (30 nov 2021, ore 9:30-12:30).

Prevenzione antincendio e la conservazione dell’ambiente: il caso della Pineta Dannunziana di Pescara

Stiamo assistendo in questi giorni a diversi incendi che percorrono le foreste della penisola e distruggono coltivi, aziende pastorali e strutture commerciali/abitative, arrivando a mettere in pericolo le persone che vivono e frequentano gli ambienti naturali e le zone di interfaccia tra la foresta e le aree urbane. Nei prossimi anni questi fenomeni aumenteranno in frequenza e di intensità a causa di diversi fattori che agiscono in modo sinergico…

In memoria di Giustino Tonon

Mercoledì 7 luglio, lungo un sentiero al limite del bosco delle Dolomiti, è improvvisamente mancato il collega e socio SISEF Giustino Tonon, professore di Ecologia Forestale presso l’Università di Bolzano. Giustino era un ricercatore ed un collega di grande spessore, apprezzato in Italia ed a livello...

Resoconto e registrazione webinar: “Biomasse legnose: opportunità o problema per la mitigazione della crisi climatica” (25 Feb 2021)

Si è svolto il 25 febbraio 2021 il webinar dal titolo “Biomasse legnose: opportunità o problema per la mitigazione della crisi climatica?” organizzato da SISEF – Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale e da Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per la BioEconomia – CNR-IBE. Il webinar era diviso in due parti: una prima parte di carattere scientifico dove esperti del settore hanno approfondito gli aspetti…

Web Conference: “Biomasse legnose: opportunità o problema per la mitigazione della crisi climatica?”

L’uso delle biomasse legnose per produrre energia è un argomento che è aspramente dibattuto sia a livello scientifico e sia a livello politico-culturale. Le biomasse legnose rappresentano attualmente la più importante fonte di energia rinnovabile nell’UE ed in Italia e rappresentano una risorsa indispensabile per raggiungere gli obiettivi europei per “energia e cambiamento climatico” che prevedono di salire dal 18% attuale di energia proveniente da fonti rinnovabili al 32% nel 2030. Esiste tuttavia una forte opposizione all’uso di questa fonte energetica o perlomeno all’inserimento di questa nella categoria delle fonti rinnovabili…

Forest@ – Neanche VAIA resiste all’insostenibile leggerezza delle statistiche forestali

I dati sulle produzioni di legname in Italia nel 2019, prodotti dall’ISTAT e recentemente pubblicati dalla FAO e da EUROSTAT, sono pieni di inesattezze e sottovalutazioni. In questo lavoro, pubblicato su Forest@, gli autori mostrano come il sistema italiano per la raccolta dei dati forestali sia ancora inaffidabile, al punto da compromettere la qualità delle statistiche relative ad un terzo del territorio italiano, e alla più grande infrastruttura verde del paese.

Riflessioni su paesaggio forestale e tutela dei beni culturali

Secondo la Convenzione Europea del Paesaggio (ELC), il paesaggio è “un’area, come percepita dalle persone, il cui carattere è il risultato dell’azione e dell’interazione di fattori naturali e / o umani”. Pertanto, sia le azioni umane che i processi naturali giocano un ruolo nel plasmare il paesaggio, che, secondo questa definizione, è in continua evoluzione. “Proteggere” il paesaggio significa quindi comprendere, accettare e preservare quegli agenti di cambiamento che lo hanno creato. Al contrario, le misure di protezione non dovrebbero essere progettate per “congelare il tempo”, né per ripristinare le caratteristiche del paesaggio naturali o influenzate dall’uomo che hanno cessato da tempo di esistere.

Perché dobbiamo aumentare la quantità di necromassa nelle nostre foreste? Quanta necromassa dobbiamo rilasciare?

Il legno morto gioca un ruolo chiave nel funzionamento e nella produttività dell’ecosistema forestale ed è una caratteristica importante per la conservazione della biodiversità. In passato l’uso del suolo e la gestione delle foreste hanno ridotto drasticamente la quantità di legno morto nelle foreste europee e solo negli ultimi decenni è stato studiato e riconosciuto l’importante ruolo del legno morto. A livello politico / amministrativo la Conferenza ministeriale sulla protezione delle foreste in Europa (MCPFE) ha riconosciuto l’importanza di questa componente forestale e lo scorso anno il Governo italiano ha richiesto che nella gestione forestale le leggi e i regolamenti forestali regionali tengano conto del legno morto e dell’habitat / ritenzione alberi. È una priorità dell’attuale ricerca fornire ai gestori delle foreste europee una linea di base circa la soglia di legno morto da mantenere in relazione al tipo specifico di foresta e all’obiettivo gestionale.