Gruppi di Lavoro

Gli effetti dell’aumento di CO2 sugli ecosistemi terrestri: cosa sappiamo e cosa ancora c’è da capire?

Dalla rivoluzione industriale ad oggi le attività antropiche hanno aumentato la concentrazione atmosferica di CO2 del 48%. Qual è l’impatto di queste grandi quantità di CO2 sugli ecosistemi? Un recente studio, che ha coinvolto più di 60 scienziati provenienti da tutto il mondo, ha provato a fare ordine tra le ricerche svolte fino ad oggi. la review conferma che l’aumento della CO2 in atmosfera ha un evidente effetto fertilizzante su molte foreste. Allo stesso tempo però, emerge che le nostre conoscenze non sono esaustive circa la quantificazione di questi aumenti e che il ruolo giocato da altri fattori esterni all’aumento di CO2, quali temperatura e nutrienti, non è ben definito.

Gli alberi comunicano attraverso i terpenoidi?

I terpenoidi costituiscono la classe di molecole più diversificata e numerosa scoperta finora nelle piante. Un affascinante ipotesi è questa grande diversità di molecole possa servire alle piante da “vocabolario” per comunicare con l’ambiente che le circonda. Un gruppo di ricercatori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e dell’Università della Tuscia di Viterbo, in collaborazione con il Parco Nazionale d’Aspromonte, sta studiando i terpenoidi prodotti dal pino laricio durante le infestazioni da processionaria del pino.

Stati generali del verde urbano – VI edizione

L’evento centrale avrà luogo il 23 novembre in una giornata articolata in quattro sessioni organizzate dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, cui parteciperanno rappresentanti di Istituzioni pubbliche e del mondo privato. Sarà possibile seguire l’evento in diretta dalla pagina facebook dell’ISPRA.

Piantare più alberi tra i campi, conviene?

L’Europa per secoli è stata caratterizzata da una forte presenza di alberi forestali tra le colture ed i pascoli, da paesaggi agroforestali tipici con una forte valenza storica ed ambientale: i montados e le dehesa nella Penisola Iberica, i bocage dell’Europa occidentale, i meriagos Sardi, i frutteti ed oliveti consociati con seminativi e pascoli dei Paesi mediterranei. In Italia i sistemi agroforestali occupano circa il 10% dei terreni agricoli. In molte aree dell’Europa centro settentrionale il loro valore economico è oggi in discussione, poiché sono spesso poco competitivi rispetto all’agricoltura intensiva. Ma Quale sarebbe ail valore dei sistemi agroforestali se fossero remunerati per i servizi ecosistemici che svolgono?

Gestire le foreste per obiettivi

Parliamo spesso dei benefici delle foreste: il sequestro di carbonio, la protezione dal dissesto idrogeologico, il miglioramento della qualità dell’aria e dell’acqua, o ancora la produzione di risorse rinnovabili e pulite come il legno. Talvolta non è possibile ottenere tutti i benefici contemporaneamente, e occorre chiedersi quale siano quelli prioritari. Come dovrebbe cambiare quindi la gestione di una foresta a seconda del beneficio che riteniamo più importante? Se lo è chiesto un team di ricercatori coordinato dall’Università Tecnica di Monaco di Baviera.

Cos’è e da cosa dipende l’efficienza della produttività forestale?

In un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Nature Communications, un gruppo ricercatori ha analizzato la risposta della sensitività climatica del ciclo del carbonio delle foreste in diversi biomi e gradienti climatici. Si tratta di una singola metrica da loro denominata efficienza della produttività forestale (Forest Production Efficiency, FPE) che permette di analizzare quanto carbonio assimilato dalle piante attraverso la fotosintesi venga poi effettivamente utilizzato per la produzione di sostanza organica.

Copernicus e la gestione intelligente delle aree urbane

Da mercoledì 18 novembre 2020 a giovedì 19 novembre 2020, previa registrazione, sarà possibile partecipare al workshop organizzato congiuntamente dal Politecnico di Milano, dallo User Forum e dalla rete degli Academy nazionali, con la partecipazione di rappresentanti della Commissione Europea e di agenzie esecutive – ECMWF, JRC – nell’ambito della componente dei servizi operativi di Copernicus.

Webinar: Tra popolamenti e comprese. Il particellare nei piani di assestamento (23-11-2020)

Ripensiamo la pianificazione forestale! Il gruppo di lavoro di pianificazione forestale della SISEF propone una serie di webinar per amministratori, tecnici, studenti e appassionati di foreste. Nel primo appuntamento, cominceremo dall’ossatura: la compartimentazione. Quali sono gli ultimi sviluppi nell’architettura di base dei piani? Come impostare oggi un particellare?

Incendi estremi: principali cause e nuove strategie di gestione

Il 2020 segna il culmine di un decennio contraddistinto da record di temperatura, ondate di calore ed incendi catastrofici con intensità ed estensioni mai viste prima. La sola Australia in 5 mesi (da ottobre 2019 a febbraio 2020) ha visto in fiamme circa 13 milioni di ettari di territorio pari ad un’area vasta come la Grecia, Sono incendi che superano la capacità di controllo, e sono caratterizzati da parametri di comportamento di intensità sul fronte e di velocità di propagazione elevatissimi, con insorgenza di fuochi secondari ad oltre un km dal fronte di fiamma e con e conseguente rilevante impatto socio economico e ambientale.

I sistemi agroforestali riducono il rischio di incendi

Un recente studio internazionale ha analizzato il verificarsi degli incendi in funzione di diverse categorie di uso del suolo: pascoli, arbusti, foreste e sistemi agroforestali (consociazione di piante arboree, colture erbacee o pascoli), con l’obiettivo di verificare se le aree gestite con l’agroforestazione fossero più resistenti al fuoco. Gli autori suggeriscono che le pratiche agroforestali, riducono il rischio di incendi interrompendo la continuità della vegetazione arbustiva, regolando la densità e la composizione in specie e riducendo la quantità di combustibile nel sottobosco.

Il dossier di Sherwood sulla prevenzione selvicolturale degli incendi

Come fare a integrare la selvicoltura per la prevenzione degli incendi, le sue tecniche e prescrizioni specifiche, ed i suoi costi, nella pianificazione forestale e gestione del territorio? Il dossier pubblicato nello Sherwood 247, ora disponibile gratuitamente su Ecolleco, approfondisce alcuni temi rilevanti per la sostenibilità ecologica ed economica della prevenzione incendi in un clima e territorio che cambiano