SISEF News

L’orizzonte verde dell’Emilia-Romagna: 4 milioni e mezzo di nuovi alberi

Sabato 26 settembre nel chiostro dell’abbazia di San Colombano a Bobbio (Pc) si terrà l’evento di apertura del progetto Mettiamo Radici per il Futuro. Saranno presenti all’evento molti tra i massimi esperti di forestazione urbana a livello nazionale ed internazionale. Per partecipare dal vivo è necessario iscriversi compilando il modulo online entro il 25 settembre.

Il faggio e i cambiamenti climatici, tra resilienza e adattamento

Negli ultimi anni, l’aumento delle temperature primaverili ha anticipato l’emissione delle foglie degli alberi non sempreverdi, rendendoli molto più vulnerabili alle gelate primaverili. Allo stesso tempo, l’alterazione della distribuzione annuale delle piogge ed in particolare la maggiore frequenza dei periodi siccitosi hanno messo a dura prova diverse specie forestali. Il faggio, tra gli alberi forestali più diffusi in Italia ed Europa, è fortemente sensibile ai cambiamenti climatici e recentemente, in diverse aree del Mediterraneo, ha dovuto fare in conti con due eventi estremi e ravvicinati: una forte gelata primaverile nel 2016 ed una siccità nell’estate 2017. Come hanno reagito il faggio e le faggete a questi eventi ?

Stima della probabilità di incendi boschivi in paesaggi mediterranei mediante l’uso reti neurali artificiali.

Stima della probabilità di incendi boschivi in paesaggi mediterranei mediante l’uso di reti neurali artificiali

Nel bacino del Mediterraneo gli incendi boschivi rappresentano uno dei più importanti disturbi naturali: modificano costantemente il paesaggio e gli ecosistemi forestali e mettono a rischio la popolazione. La previsione delle aree dove è più probabile che si verifichino gli incendi ci consente di salvaguardare vite umane e preservare le risorse naturali. Gli obiettivi dello studio sono quelli di stimare la probabilità di incendi boschivi in ​​funzione di drivers biofisici e antropici, valutare l’importanza di ciascun driver ed analizzare le performances di tecniche di machine learning rispetto a tecniche tradizionali di stima della probabilità.

Rivista Micron – Incendi in Italia: sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici

Intervista pubblicata su Rivista Micron, a cura di Giulia Annovi.
Secondo il rapporto ”Un Paese che brucia” esiste il pericolo che nei prossimi anni si verifichino sempre più spesso i così detti grandi incendi forestali. Sono eventi estremi, in cui la velocità di espansione dell’incendio, la presenza di fronti secondari e l’intensità dell’incendio supera le capacità di contenere o spegnere le fiamme da parte dei sistemi antincendio regionali. Ne abbiamo parlato con Davide Ascoli, ricercatore presso l’Università di Torino e tra gli autori del rapporto.

PostDoc in model-data synthesis using data from ecosystem manipulation experiments

The Max Planck Institute for Biogeochemistry in Jena is looking to recruit a PostDoc (f/m/d – 2 years full time, with the possibility of extension) specialising in model-data synthesis to utilise observations from a field-scale, multifactor (Temperature-Precipitation-CO2) manipulation experiment in an Alpine grassland ecosystem to investigate and evaluate simulated feedbacks between soil and vegetation processes.

Corso per analista antincendi boschivi della Regione Toscana

Al via dal 16 settembre il corso per Analista Antincendi boschivi di sala, organizzato dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto MED-Star per combattere il rischio di incendi nell’area mediterranea al quale partecipano anche le regioni partner dell’Interreg Marittimo Italia-Francia (Sardegna, Liguria, Corsica, Alpi Marittime e Provenza-Alpi-Costa Azzurra). Il corso coinvolgerà una ventina di operatori tra partecipanti e osservatori esperti delle sei regioni e sarà ospitato dal Centro di addestramento La Pineta di Tocchi, a Monticiano (Siena), avrà una durata di 38 ore suddivise in 5 giornate tra lezioni ed esercitazioni.

Evento lancio del progetto For-Italy

L’8 e 9 ottobre si terrà, a Serra San Bruno (VV), l’evento di lancio dal titolo Costruire le competenze dell’operatore forestale del progetto For.Italy – Formazione forestale per l’Italia: evento nazionale di lancio. La partecipazione all’evento è gratuita ed è rivolta a tutti i soggetti che nelle regioni e province autonome si occupano di promuovere e realizzare la formazione professionale in campo forestale. Per partecipare è necessario inviare il modulo di adesione all’indirizzo info@progettoforitaly.com entro il 15 settembre.

Fiera e Festival delle Foreste, i webinar a cura di Veneto Agricoltura

Dall’11 al 13 settembre a Longarone (BL) si terrà la seconda edizione della Fiera e Festival delle Foreste, organizzata da Longarone Fiere e Paulownia Italia. Tra le attività proposte, ci saranno convegni, workshop e corsi, indirizzati al mondo tecnico, istituzionale, della ricerca e della formazione. Sarà possibile seguire alcuni dei seminari, a cura di Veneto Agricoltura, anche online attraverso la piattaforma zoom, per partecipare è necessaria la registrazione entro il 9 settembre.

L’approccio Integrate ci permette di migliorare l’efficienza delle foreste per fornire servizi ecosistemici – intervista ad Enrico Pompei

Traduzione dell’intervista pubblicata sul resilience-blog.com (EFI) ad Enrico Pompei, Direttore delle Politiche Forestali Nazionali e Internazionali del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, a proposito degli attuali obiettivi e delle sfide della gestione forestale in Italia, nonché dei vantaggi della collaborazione e dello scambio di esperienze tra i diversi stakeholder coinvolti nel processo decisionale del settore forestale a livello locale ed europeo.

Abbattimento del particolato aerodisperso (PM10 e PM2.5) in tre aree protette e due ville storiche della città di Roma nei mesi di lockdown (marzo-aprile 2020)

Lo studio ha esaminato la capacità di abbattimento del particolato atmosferico (PM10 e PM2.5) in tre aree protette romane inserite nel sistema dei parchi e delle riserve naturali gestire dall’ente regionale RomaNatura (Riserva Naturale della Marcigliana, Riserva Naturale della Valle dell’Aniene e Parco Regionale Urbano di Aguzzano) e in due ville storiche romane (Villa Ada e Villa Borghese) durante il periodo di lockdown (marzo e aprile 2020).

Un paese che brucia: il report sui cambiamenti climatici e gli incendi boschivi in Italia a cura di GREENPEACE e SISEF

Negli ultimi anni, nel bacino mediterraneo, abbiamo assistito ad incendi sempre più devastanti, con grandi superfici percorse e perdite di vite umane. Dal 2000 al 2017 le aree interessate da incendi sono state 8.500.000 ettari, circa 3,5 volte la superficie della Sardegna. La perdita di vite umane è stata di 611 persone. Nel rapporto “Un paese che brucia” i membri SISEF: Luca Tonarelli, Giorgio Vacchiano, Davide Ascoli, Giuseppe Mariano Delogu e Valentina Bacciu ci guidano attraverso un’analisi sistemica del problema incendi, che va dalle cause alle conseguenze del problema, fornendo allo stesso tempo raccomandazioni e proposte che possano servire a mettere in atto soluzioni efficaci e all’altezza dei cambiamenti climatici in atto.

La capacità delle foreste di mitigare i cambiamenti climatici sta diminuendo

Una recente review pubblicata sulla rivista Science evidenzia come siccità, incendi, insetti patogeni e tempeste potranno causare mortalità su vaste aree forestali, e quindi ridurre la quantità di carbonio immagazzinato (stock) nella biomassa forestale. Gli autori rilevano come i modelli su cui si basano le decisioni politiche di molti Paesi non tengano in adeguata considerazione questi disturbi, che sono in aumento a causa dei cambiamenti climatici stessi. Pur con importanti differenze nei diversi biomi, gli incendi, le tempeste e gli insetti patogeni avranno un impatto decisamente maggiore rispetto al passato sulla mortalità delle foreste in molte regioni.