PhD position – Modelling and analysis of carbon-climate interactions in northern forest ecosystems
4 year phD at University of Edinburgh and University of Helsinky, application deadline: 31 October 2020
4 year phD at University of Edinburgh and University of Helsinky, application deadline: 31 October 2020
Dal 15 al 17 dicembre 2020 si terrà a Viterbo la Scuola Invernale di Comunicazione della Ricerca Scientifica, rivolta a giovani ricercatori – dottorandi, post-doc e borsisti – che svolgono ricerca in ambito accademico, nelle scienze naturali, sociali e umane.
Nuova vita dopo l’incendio del 2018 che ha devastato gran parte del Monte Pisano, ecco il racconto degli interventi di salvaguardia, gli studi dell’Università e la nascita della realtà.
Sabato 26 settembre nel chiostro dell’abbazia di San Colombano a Bobbio (Pc) si terrà l’evento di apertura del progetto Mettiamo Radici per il Futuro. Saranno presenti all’evento molti tra i massimi esperti di forestazione urbana a livello nazionale ed internazionale. Per partecipare dal vivo è necessario iscriversi compilando il modulo online entro il 25 settembre.
Negli ultimi anni, l’aumento delle temperature primaverili ha anticipato l’emissione delle foglie degli alberi non sempreverdi, rendendoli molto più vulnerabili alle gelate primaverili. Allo stesso tempo, l’alterazione della distribuzione annuale delle piogge ed in particolare la maggiore frequenza dei periodi siccitosi hanno messo a dura prova diverse specie forestali. Il faggio, tra gli alberi forestali più diffusi in Italia ed Europa, è fortemente sensibile ai cambiamenti climatici e recentemente, in diverse aree del Mediterraneo, ha dovuto fare in conti con due eventi estremi e ravvicinati: una forte gelata primaverile nel 2016 ed una siccità nell’estate 2017. Come hanno reagito il faggio e le faggete a questi eventi ?
Nel bacino del Mediterraneo gli incendi boschivi rappresentano uno dei più importanti disturbi naturali: modificano costantemente il paesaggio e gli ecosistemi forestali e mettono a rischio la popolazione. La previsione delle aree dove è più probabile che si verifichino gli incendi ci consente di salvaguardare vite umane e preservare le risorse naturali. Gli obiettivi dello studio sono quelli di stimare la probabilità di incendi boschivi in funzione di drivers biofisici e antropici, valutare l’importanza di ciascun driver ed analizzare le performances di tecniche di machine learning rispetto a tecniche tradizionali di stima della probabilità.
Intervista pubblicata su Rivista Micron, a cura di Giulia Annovi.
Secondo il rapporto ”Un Paese che brucia” esiste il pericolo che nei prossimi anni si verifichino sempre più spesso i così detti grandi incendi forestali. Sono eventi estremi, in cui la velocità di espansione dell’incendio, la presenza di fronti secondari e l’intensità dell’incendio supera le capacità di contenere o spegnere le fiamme da parte dei sistemi antincendio regionali. Ne abbiamo parlato con Davide Ascoli, ricercatore presso l’Università di Torino e tra gli autori del rapporto.
The Max Planck Institute for Biogeochemistry in Jena is looking to recruit a PostDoc (f/m/d – 2 years full time, with the possibility of extension) specialising in model-data synthesis to utilise observations from a field-scale, multifactor (Temperature-Precipitation-CO2) manipulation experiment in an Alpine grassland ecosystem to investigate and evaluate simulated feedbacks between soil and vegetation processes.
Al via dal 16 settembre il corso per Analista Antincendi boschivi di sala, organizzato dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto MED-Star per combattere il rischio di incendi nell’area mediterranea al quale partecipano anche le regioni partner dell’Interreg Marittimo Italia-Francia (Sardegna, Liguria, Corsica, Alpi Marittime e Provenza-Alpi-Costa Azzurra). Il corso coinvolgerà una ventina di operatori tra partecipanti e osservatori esperti delle sei regioni e sarà ospitato dal Centro di addestramento La Pineta di Tocchi, a Monticiano (Siena), avrà una durata di 38 ore suddivise in 5 giornate tra lezioni ed esercitazioni.
Si terrà il 29 settembre prossimo l’evento finale di presentazione dei risultati del progetto MITIMPACT , dal titolo “Ozono e cambiamenti climatici: impatto sulla vegetazione e strategie di mitigazione”. L’evento si svolgerà in modalità teleconferenza a causa dell’emergenza COVID-19.
L’8 e 9 ottobre si terrà, a Serra San Bruno (VV), l’evento di lancio dal titolo Costruire le competenze dell’operatore forestale del progetto For.Italy – Formazione forestale per l’Italia: evento nazionale di lancio. La partecipazione all’evento è gratuita ed è rivolta a tutti i soggetti che nelle regioni e province autonome si occupano di promuovere e realizzare la formazione professionale in campo forestale. Per partecipare è necessario inviare il modulo di adesione all’indirizzo info@progettoforitaly.com entro il 15 settembre.
Dall’11 al 13 settembre a Longarone (BL) si terrà la seconda edizione della Fiera e Festival delle Foreste, organizzata da Longarone Fiere e Paulownia Italia. Tra le attività proposte, ci saranno convegni, workshop e corsi, indirizzati al mondo tecnico, istituzionale, della ricerca e della formazione. Sarà possibile seguire alcuni dei seminari, a cura di Veneto Agricoltura, anche online attraverso la piattaforma zoom, per partecipare è necessaria la registrazione entro il 9 settembre.
Traduzione dell’intervista pubblicata sul resilience-blog.com (EFI) ad Enrico Pompei, Direttore delle Politiche Forestali Nazionali e Internazionali del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, a proposito degli attuali obiettivi e delle sfide della gestione forestale in Italia, nonché dei vantaggi della collaborazione e dello scambio di esperienze tra i diversi stakeholder coinvolti nel processo decisionale del settore forestale a livello locale ed europeo.
Lo studio ha esaminato la capacità di abbattimento del particolato atmosferico (PM10 e PM2.5) in tre aree protette romane inserite nel sistema dei parchi e delle riserve naturali gestire dall’ente regionale RomaNatura (Riserva Naturale della Marcigliana, Riserva Naturale della Valle dell’Aniene e Parco Regionale Urbano di Aguzzano) e in due ville storiche romane (Villa Ada e Villa Borghese) durante il periodo di lockdown (marzo e aprile 2020).
Negli ultimi anni, nel bacino mediterraneo, abbiamo assistito ad incendi sempre più devastanti, con grandi superfici percorse e perdite di vite umane. Dal 2000 al 2017 le aree interessate da incendi sono state 8.500.000 ettari, circa 3,5 volte la superficie della Sardegna. La perdita di vite umane è stata di 611 persone. Nel rapporto “Un paese che brucia” i membri SISEF: Luca Tonarelli, Giorgio Vacchiano, Davide Ascoli, Giuseppe Mariano Delogu e Valentina Bacciu ci guidano attraverso un’analisi sistemica del problema incendi, che va dalle cause alle conseguenze del problema, fornendo allo stesso tempo raccomandazioni e proposte che possano servire a mettere in atto soluzioni efficaci e all’altezza dei cambiamenti climatici in atto.
È stato pubblicato il bando suppletivo per due posti nell’ambito del dottorato di ricerca inter-ateneo Ambiente e Vita (Università di Trieste ed Università di Udine) finanziato attraverso fondi della regione FVG. È possibile presentare la domanda entro il 10 settembre 2020.
Una recente review pubblicata sulla rivista Science evidenzia come siccità, incendi, insetti patogeni e tempeste potranno causare mortalità su vaste aree forestali, e quindi ridurre la quantità di carbonio immagazzinato (stock) nella biomassa forestale. Gli autori rilevano come i modelli su cui si basano le decisioni politiche di molti Paesi non tengano in adeguata considerazione questi disturbi, che sono in aumento a causa dei cambiamenti climatici stessi. Pur con importanti differenze nei diversi biomi, gli incendi, le tempeste e gli insetti patogeni avranno un impatto decisamente maggiore rispetto al passato sulla mortalità delle foreste in molte regioni.
Sono aperte le iscrizioni al dottorato in ‘Gestione sostenibile del territorio’. Il dottorato è interateneo tra Università degli studi di Bari e il Politecnico di Bari. Sono disponibili 13 borse di studio.
Gli alberi stanno morendo. Ecco come la siccità dovuta ai cambiamenti climatici sta trasformando e facendo soffrire foreste e biodiversità. A cura di Giorgio Vacchiano, Alessandra Bottero, Daniele Castagneri, Ugo Chiavetta, Giorgio Matteucci, Francesco Ripullone e Martina Pollastrini
Lettera aperta alla Ministra delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, senatrice Teresa Bellanova, pubblicata Domenica 2 agosto 2020 sul Sole24ore. I firmatari sono i presidenti delle 22 Società Scientifiche affiliate ad AISSA ed i membri del Consiglio di Presidenza.