SISEF News

Forest@ – I disastri e la loro relazione con le foreste. Tre casi studio a supporto della gestione degli eventi estremi

Viene proposta, qui di seguito, una sintetica rivisitazione del report: Forest-related disasters – Three case studies and lessons for management of extreme events. Forestry Working, pubblicato dalla FAO. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005 ha definito un disastro come “una grave interruzione del funzionamento di una comunità o di una società, a qualsiasi scala, a causa di eventi pericolosi che influiscono sulle loro condizioni di esposizione, vulnerabilità e capacità, che porta a uno o più dei seguenti effetti: perdite e/o impatti umani, materiali, economici e ambientali”.

Forest@ – Xylosandrus compactus, un nuovo parassita forestale invade l’Italia

Da alcuni anni un nuovo parassita di origine asiatica si sta velocemente diffondendo in molte regioni italiane causando localmente danni rilevanti a carico di varie specie arboree e arbustive utilizzate in contesti urbani come piante ornamentali, nel settore del vivaismo forestale, in piantagioni legnose da reddito e in formazioni forestali naturali. Si tratta dell’insetto lignicolo Xylosandrus compactus.

Forest@ – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Next Generation EU”: un’occasione persa per le foreste italiane

Nel Piano approvato dal Consiglio dei ministri la notte del 12 gennaio nella Missione 2. “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Linea progettuale 2.4 “Tutela del territorio e della risorsa idrica”, si prevede un intervento specifico denominato “Forestazione e tutela dei boschi”, dedicato a mitigare i rischi legati al dissesto idrogeologico, che non prevede risorse specifiche, rimandando al fondo FEASR della prossima programmazione. Alla luce delle reali emergenze idrogeologiche del paese e dei periodici richiami che si susseguono dopo ogni evento calamitoso, la scelta fatta risulta incomprensibile…

BG3.10 – Forests under pressure: causes and consequences of climate-induced forest dieback across biomes

This session aims at promoting a lively discussion on the issue of forest vulnerability caused by climate changes, with an integrated multi-scale, multi-temporal and interdisciplinary approaches. Taking into account your research interests, please consider the option of presenting any recent results in this session. Also, please feel free to forward this e-mail to anyone whom you think may be interested.

Bando di concorso per 3 ricercatori a tempo determinato – CREA Foreste e Legno

È indetta una selezione pubblica per titoli e colloquio finalizzata alla assunzione di n. 3 unità di personale, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, a tempo pieno per l’esercizio di funzioni ascrivibili al profilo di Ricercatore, III livello, nel settore scientifico disciplinare/area di specializzazione AGR05, nell’ambito dei progetti Agridigit-Selvicoltura e AForClimat

Forest@ – Neanche VAIA resiste all’insostenibile leggerezza delle statistiche forestali

I dati sulle produzioni di legname in Italia nel 2019, prodotti dall’ISTAT e recentemente pubblicati dalla FAO e da EUROSTAT, sono pieni di inesattezze e sottovalutazioni. In questo lavoro, pubblicato su Forest@, gli autori mostrano come il sistema italiano per la raccolta dei dati forestali sia ancora inaffidabile, al punto da compromettere la qualità delle statistiche relative ad un terzo del territorio italiano, e alla più grande infrastruttura verde del paese.

Le dieci priorità del 2021 per le foreste italiane

La prima necessità per capire cosa fare per le foreste italiane è poter disporre di dati aggiornati e accurati. In particolare, è urgente poter consultare i dati dell’inventario forestale nazionale 2015 (ancora non pubblicati) e pianificare un nuovo inventario, realizzare una carta forestale d’Italia (che incredibilmente non esiste ancora), predisporre e attuare un monitoraggio periodico – sia con rilievi in campo che con big data satellitari – delle condizioni di salute delle foreste e dei tagli boschivi, sui quali i dati disponibili sono così eterogenei e incompleti da non consentire una stima oggettiva delle dimensioni del fenomeno e della sua sostenibilità…

Ad Agordo il primo bosco firmato Luxottica per il dopo Vaia

Luxottica annuncia l’avvio di un primo, importante intervento di ripristino forestale nel Bellunese, territorio ad alto valore naturalistico ai piedi delle Dolomiti, ferito nel 2018 dall’eccezionale tempesta Vaia. Il progetto si sviluppa su un’area di 30 ettari di montagna nel Comune di Agordo (BL), pari a circa 50 campi da calcio, alle spalle del principale stabilimento produttivo dell’azienda. Sarà il più grande nel suo genere finanziato da un’azienda privata tra le foreste colpite da Vaia, realizzato in sinergia con le istituzioni locali, in particolare il Comune di Agordo, un centinaio di proprietari privati e alcune imprese locali. L’intervento è realizzato in collaborazione con Etifor, spin-off dell’Università degli Studi di Padova.

Assegno di ricerca al CREA Foreste e Legno di Arezzo

Al CREA Foreste e Legno di Arezzo è aperta una procedura per l’assegnazione di un assegno di ricerca (scadenza 10 gennaio 2021). L’assegno dovrà essere svolto nell’ambito del progetto Life AForClimate riguardante la tematica “Adattamento della gestione delle faggete ai cambiamenti climatici”.

Gestione forestale tra percezione e comunicazione – Assemblea AUSF Italia 2020

Nell’ambito dell’assemblea annuale della Confederazione delle Associazioni Universitarie degli Studenti Forestali d’Italia e in occasione del trentennale dalla nascita dell’associazione, AUSF Italia – in collaborazione con SISEF e Compagnia delle Foreste – presenta due diversi seminari online sui temi della gestione e della comunicazione forestale. I talk si terranno online il 12 dicembre a partire dalle 15:30 e vedranno la partecipazione di alcune tra la personalità più costantemente impegnate nella divulgazione forestale in Italia.

Open position – Scientist in Forest Inventory Statistics and Analysis – WSL

The Swiss Federal Institute for Forest, Snow and Landscape Research WSL is part of the ETH Domain. Approximately 600 people work on the sustainable use and protection of the environment and on the handling of natural hazards. The Research Unit “Forest Resources and Forest Management” monitors and analyses changes in the landscape and in the forest and seeks a Scientist in “Forest Inventory Statistics and Analysis” (80%-100%).

Il collega Dario Papale per il terzo anno consecutivo nella lista degli Highly Cited Researchers

Dario Papale, professore associato di Ecologia Forestale dell’Università della Tuscia – DIBAF, è stato inserito per il terzo anno consecutivo nella lista degli Highly Cited Researchers prodotta da Web of Sciences e Clarivate. Si tratta dello 0.1% dei ricercatori mondiali e conta quest’anno 85 ricercatori italiani, di cui tre del settore AGR (oltre a Papale, Bruno Mezzetti e Paolo Nannipieri).

Stati generali del verde urbano – VI edizione

L’evento centrale avrà luogo il 23 novembre in una giornata articolata in quattro sessioni organizzate dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, cui parteciperanno rappresentanti di Istituzioni pubbliche e del mondo privato. Sarà possibile seguire l’evento in diretta dalla pagina facebook dell’ISPRA.

Approvati i nuovi livelli di riferimento per il monitoraggio dell’impatto climatico delle foreste

La Commissione Europea ha recentemente adottato i nuovi Forest Reference Level, i livelli di riferimento forestale che si applicheranno in ogni paese dell’UE tra il 2021 e il 2025. I Forest Reference Level rappresentano gli scenari di riferimento per la contabilizzazione delle emissioni e degli assorbimenti di CO2 delle foreste e della loro gestione in Europa, così come stabilito dal Regolamento Comunitario LULUCF (Land Use, Land Use Change and Forestry) del 2018. Il Regolamento obbliga gli Stati membri dell’UE a garantire che le emissioni di gas serra derivanti dall’uso del suolo, dal cambiamento di uso del suolo o dalla selvicoltura siano compensate da un assorbimento equivalente di CO₂ dall’atmosfera, per non compromettere il raggiungimento degli obiettivi climatici del 2030.

Piantare più alberi tra i campi, conviene?

L’Europa per secoli è stata caratterizzata da una forte presenza di alberi forestali tra le colture ed i pascoli, da paesaggi agroforestali tipici con una forte valenza storica ed ambientale: i montados e le dehesa nella Penisola Iberica, i bocage dell’Europa occidentale, i meriagos Sardi, i frutteti ed oliveti consociati con seminativi e pascoli dei Paesi mediterranei. In Italia i sistemi agroforestali occupano circa il 10% dei terreni agricoli. In molte aree dell’Europa centro settentrionale il loro valore economico è oggi in discussione, poiché sono spesso poco competitivi rispetto all’agricoltura intensiva. Ma Quale sarebbe ail valore dei sistemi agroforestali se fossero remunerati per i servizi ecosistemici che svolgono?