SISEF News

Forest@ – Neanche VAIA resiste all’insostenibile leggerezza delle statistiche forestali

I dati sulle produzioni di legname in Italia nel 2019, prodotti dall’ISTAT e recentemente pubblicati dalla FAO e da EUROSTAT, sono pieni di inesattezze e sottovalutazioni. In questo lavoro, pubblicato su Forest@, gli autori mostrano come il sistema italiano per la raccolta dei dati forestali sia ancora inaffidabile, al punto da compromettere la qualità delle statistiche relative ad un terzo del territorio italiano, e alla più grande infrastruttura verde del paese.

Le dieci priorità del 2021 per le foreste italiane

La prima necessità per capire cosa fare per le foreste italiane è poter disporre di dati aggiornati e accurati. In particolare, è urgente poter consultare i dati dell’inventario forestale nazionale 2015 (ancora non pubblicati) e pianificare un nuovo inventario, realizzare una carta forestale d’Italia (che incredibilmente non esiste ancora), predisporre e attuare un monitoraggio periodico – sia con rilievi in campo che con big data satellitari – delle condizioni di salute delle foreste e dei tagli boschivi, sui quali i dati disponibili sono così eterogenei e incompleti da non consentire una stima oggettiva delle dimensioni del fenomeno e della sua sostenibilità…

Ad Agordo il primo bosco firmato Luxottica per il dopo Vaia

Luxottica annuncia l’avvio di un primo, importante intervento di ripristino forestale nel Bellunese, territorio ad alto valore naturalistico ai piedi delle Dolomiti, ferito nel 2018 dall’eccezionale tempesta Vaia. Il progetto si sviluppa su un’area di 30 ettari di montagna nel Comune di Agordo (BL), pari a circa 50 campi da calcio, alle spalle del principale stabilimento produttivo dell’azienda. Sarà il più grande nel suo genere finanziato da un’azienda privata tra le foreste colpite da Vaia, realizzato in sinergia con le istituzioni locali, in particolare il Comune di Agordo, un centinaio di proprietari privati e alcune imprese locali. L’intervento è realizzato in collaborazione con Etifor, spin-off dell’Università degli Studi di Padova.

Assegno di ricerca al CREA Foreste e Legno di Arezzo

Al CREA Foreste e Legno di Arezzo è aperta una procedura per l’assegnazione di un assegno di ricerca (scadenza 10 gennaio 2021). L’assegno dovrà essere svolto nell’ambito del progetto Life AForClimate riguardante la tematica “Adattamento della gestione delle faggete ai cambiamenti climatici”.

Gestione forestale tra percezione e comunicazione – Assemblea AUSF Italia 2020

Nell’ambito dell’assemblea annuale della Confederazione delle Associazioni Universitarie degli Studenti Forestali d’Italia e in occasione del trentennale dalla nascita dell’associazione, AUSF Italia – in collaborazione con SISEF e Compagnia delle Foreste – presenta due diversi seminari online sui temi della gestione e della comunicazione forestale. I talk si terranno online il 12 dicembre a partire dalle 15:30 e vedranno la partecipazione di alcune tra la personalità più costantemente impegnate nella divulgazione forestale in Italia.

Open position – Scientist in Forest Inventory Statistics and Analysis – WSL

The Swiss Federal Institute for Forest, Snow and Landscape Research WSL is part of the ETH Domain. Approximately 600 people work on the sustainable use and protection of the environment and on the handling of natural hazards. The Research Unit “Forest Resources and Forest Management” monitors and analyses changes in the landscape and in the forest and seeks a Scientist in “Forest Inventory Statistics and Analysis” (80%-100%).

Il collega Dario Papale per il terzo anno consecutivo nella lista degli Highly Cited Researchers

Dario Papale, professore associato di Ecologia Forestale dell’Università della Tuscia – DIBAF, è stato inserito per il terzo anno consecutivo nella lista degli Highly Cited Researchers prodotta da Web of Sciences e Clarivate. Si tratta dello 0.1% dei ricercatori mondiali e conta quest’anno 85 ricercatori italiani, di cui tre del settore AGR (oltre a Papale, Bruno Mezzetti e Paolo Nannipieri).

Stati generali del verde urbano – VI edizione

L’evento centrale avrà luogo il 23 novembre in una giornata articolata in quattro sessioni organizzate dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, cui parteciperanno rappresentanti di Istituzioni pubbliche e del mondo privato. Sarà possibile seguire l’evento in diretta dalla pagina facebook dell’ISPRA.

Approvati i nuovi livelli di riferimento per il monitoraggio dell’impatto climatico delle foreste

La Commissione Europea ha recentemente adottato i nuovi Forest Reference Level, i livelli di riferimento forestale che si applicheranno in ogni paese dell’UE tra il 2021 e il 2025. I Forest Reference Level rappresentano gli scenari di riferimento per la contabilizzazione delle emissioni e degli assorbimenti di CO2 delle foreste e della loro gestione in Europa, così come stabilito dal Regolamento Comunitario LULUCF (Land Use, Land Use Change and Forestry) del 2018. Il Regolamento obbliga gli Stati membri dell’UE a garantire che le emissioni di gas serra derivanti dall’uso del suolo, dal cambiamento di uso del suolo o dalla selvicoltura siano compensate da un assorbimento equivalente di CO₂ dall’atmosfera, per non compromettere il raggiungimento degli obiettivi climatici del 2030.

Piantare più alberi tra i campi, conviene?

L’Europa per secoli è stata caratterizzata da una forte presenza di alberi forestali tra le colture ed i pascoli, da paesaggi agroforestali tipici con una forte valenza storica ed ambientale: i montados e le dehesa nella Penisola Iberica, i bocage dell’Europa occidentale, i meriagos Sardi, i frutteti ed oliveti consociati con seminativi e pascoli dei Paesi mediterranei. In Italia i sistemi agroforestali occupano circa il 10% dei terreni agricoli. In molte aree dell’Europa centro settentrionale il loro valore economico è oggi in discussione, poiché sono spesso poco competitivi rispetto all’agricoltura intensiva. Ma Quale sarebbe ail valore dei sistemi agroforestali se fossero remunerati per i servizi ecosistemici che svolgono?

Riflessioni su paesaggio forestale e tutela dei beni culturali

Secondo la Convenzione Europea del Paesaggio (ELC), il paesaggio è “un’area, come percepita dalle persone, il cui carattere è il risultato dell’azione e dell’interazione di fattori naturali e / o umani”. Pertanto, sia le azioni umane che i processi naturali giocano un ruolo nel plasmare il paesaggio, che, secondo questa definizione, è in continua evoluzione. “Proteggere” il paesaggio significa quindi comprendere, accettare e preservare quegli agenti di cambiamento che lo hanno creato. Al contrario, le misure di protezione non dovrebbero essere progettate per “congelare il tempo”, né per ripristinare le caratteristiche del paesaggio naturali o influenzate dall’uomo che hanno cessato da tempo di esistere.

Copernicus e la gestione intelligente delle aree urbane

Da mercoledì 18 novembre 2020 a giovedì 19 novembre 2020, previa registrazione, sarà possibile partecipare al workshop organizzato congiuntamente dal Politecnico di Milano, dallo User Forum e dalla rete degli Academy nazionali, con la partecipazione di rappresentanti della Commissione Europea e di agenzie esecutive – ECMWF, JRC – nell’ambito della componente dei servizi operativi di Copernicus.

Webinar: Tra popolamenti e comprese. Il particellare nei piani di assestamento (23-11-2020)

Ripensiamo la pianificazione forestale! Il gruppo di lavoro di pianificazione forestale della SISEF propone una serie di webinar per amministratori, tecnici, studenti e appassionati di foreste. Nel primo appuntamento, cominceremo dall’ossatura: la compartimentazione. Quali sono gli ultimi sviluppi nell’architettura di base dei piani? Come impostare oggi un particellare?

Blocco del ceduo in Amiata: 21 sigle del settore forestale contro il parere della Sovrintendenza

21 importanti sigle del settore forestale italiano, rappresentanti del mondo scientifico, tecnico, operativo, della certificazione della gestione forestale sostenibile e delle popolazioni di montagna, hanno scritto una lettera rivolta ai Ministri Bellanova e Franceschini, al Governatore delle Toscana Giani e agli Assessori regionali competenti per esprimere forte contrarietà rispetto ad un parere della Sovrintendenza di Siena, Grosseto e Arezzo che, di fatto, blocca la gestione a ceduo dei castagneti del Monte Amiata.