Monte Pisano pronto alla rinascita con la “Comunità del bosco”
Nuova vita dopo l’incendio del 2018 che ha devastato gran parte del Monte Pisano, ecco il racconto degli interventi di salvaguardia, gli studi dell’Università e la nascita della realtà.
Nuova vita dopo l’incendio del 2018 che ha devastato gran parte del Monte Pisano, ecco il racconto degli interventi di salvaguardia, gli studi dell’Università e la nascita della realtà.
Nel bacino del Mediterraneo gli incendi boschivi rappresentano uno dei più importanti disturbi naturali: modificano costantemente il paesaggio e gli ecosistemi forestali e mettono a rischio la popolazione. La previsione delle aree dove è più probabile che si verifichino gli incendi ci consente di salvaguardare vite umane e preservare le risorse naturali. Gli obiettivi dello studio sono quelli di stimare la probabilità di incendi boschivi in funzione di drivers biofisici e antropici, valutare l’importanza di ciascun driver ed analizzare le performances di tecniche di machine learning rispetto a tecniche tradizionali di stima della probabilità.
Intervista pubblicata su Rivista Micron, a cura di Giulia Annovi.
Secondo il rapporto ”Un Paese che brucia” esiste il pericolo che nei prossimi anni si verifichino sempre più spesso i così detti grandi incendi forestali. Sono eventi estremi, in cui la velocità di espansione dell’incendio, la presenza di fronti secondari e l’intensità dell’incendio supera le capacità di contenere o spegnere le fiamme da parte dei sistemi antincendio regionali. Ne abbiamo parlato con Davide Ascoli, ricercatore presso l’Università di Torino e tra gli autori del rapporto.
Al via dal 16 settembre il corso per Analista Antincendi boschivi di sala, organizzato dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto MED-Star per combattere il rischio di incendi nell’area mediterranea al quale partecipano anche le regioni partner dell’Interreg Marittimo Italia-Francia (Sardegna, Liguria, Corsica, Alpi Marittime e Provenza-Alpi-Costa Azzurra). Il corso coinvolgerà una ventina di operatori tra partecipanti e osservatori esperti delle sei regioni e sarà ospitato dal Centro di addestramento La Pineta di Tocchi, a Monticiano (Siena), avrà una durata di 38 ore suddivise in 5 giornate tra lezioni ed esercitazioni.
Negli ultimi anni, nel bacino mediterraneo, abbiamo assistito ad incendi sempre più devastanti, con grandi superfici percorse e perdite di vite umane. Dal 2000 al 2017 le aree interessate da incendi sono state 8.500.000 ettari, circa 3,5 volte la superficie della Sardegna. La perdita di vite umane è stata di 611 persone. Nel rapporto “Un paese che brucia” i membri SISEF: Luca Tonarelli, Giorgio Vacchiano, Davide Ascoli, Giuseppe Mariano Delogu e Valentina Bacciu ci guidano attraverso un’analisi sistemica del problema incendi, che va dalle cause alle conseguenze del problema, fornendo allo stesso tempo raccomandazioni e proposte che possano servire a mettere in atto soluzioni efficaci e all’altezza dei cambiamenti climatici in atto.
Si segnala un interessante articolo di Marc Palahi Direttore dell’Istituto Forestale Europeo pubblicato su El Pais che mette l’accento sull’emergenza sanitaria, economica e ambientale che stiamo vivendo in questo momento storico.
La terza conferenza Ecosystem Services Partnership (ESP) Europa si svolgerà a Tartu, in Estonia, dal 21 al 24 settembre 2020. Il tema della conferenza è Scienza, politica e pratica dei servizi ecosistemici di fronte ai cambiamenti globali.
L’Università degli studi di Sassari ha pubblicato il bando per un assegno di ricerca della durata di 24 mesi inerente alle attività dei progetti europei MED-STAR ed INTERMED
L’Università degli studi di Sassari ha pubblicato il bando per un assegno di ricerca della durata di 24 mesi inerente alle attività del progetto europeo MED-STAR.
Quelli che hanno interessato la foresta di Chernobyl ad aprile 2020 sono gli ultimi di una serie d’incendi che, nel corso di pochi mesi, ha fatto bruciare grandi estensioni di boschi e bush. Quali sono i punti in comune? E, prima ancora, cos’è successo esattamente a Chernobyl?
L’Università di Firenze ha pubblicato, in seno al progetto MED-Star: Strategie e misure per la mitigazione del rischio di incendio nell’area Mediterranea, il bando per l’assegnazione di un assegno di ricerca della durata di 1 anno.
È stata recentemente pubblicato “Ecologia del fuoco delle faggete in ambiente montano”, della collana Merkblatt für die Praxis (notizie per la pratica) sul tema dei cambiamenti climatici e dei relativi effetti sugli incendi boschivi nelle foreste dei climi temperati. Il riscaldamento globale sta espandendo l’area forestale interessata frequentemente e ciclicamente dagli incendi in ecosistemi storicamente poco interessati da tali eventi, come le faggete alpine e appenniniche. Quali sono le basi ecologiche per la progettazione degli interventi di ripristino della faggeta?
Il modello organizzativo basato sul solo potenziamento della lotta attiva ha generato quello che gli esperti definiscono il “paradosso del fuoco”: il controllo degli incendi nelle stagioni con meteorologia mite genera un accumulo di biomassa che aumenta la probabilità di incendi disastrosi negli anni a clima estremo.
Stiamo vivendo una rivoluzione climatica della stessa portata di un’era glaciale, ma con le fiamme al posto del ghiaccio. Un cambiamento epocale, che potrebbe averci fatto entrare in una nuova era: il Pirocene… Questo è quello che ci racconta un articolo del Gruppo Comunicazione della SISEF...
(Rinviato a data da destinarsi) Considerata la delicata situazione, legata alle attività di contenimento dell’infezione in corso operata da alcune regioni, e che vede impegnate diverse strutture che avevano manifestato interesse per la partecipazione al workshop, assieme al Coordinamento del Volontariato Toscano reputiamo opportuno rinviare la giornata sine die.
Understanding the way societies need to co-exist with natural risks, enhancing risk mitigation from a bottom-up approach, encouraging actions done by local communities and discussing the best way to apply traditional land management, are key actions needed in order to improve risk management. To succeed, all these actions shall be linked to a sustainable economic model that is not only based in the economic values, but a model that includes other values contributing to build resilient landscapes and societies.
Il 2019 verrà ricordato come l’anno in cui gli incendi, dall’Amazzonia all’Australia e dalla Siberia all’Africa, hanno assunto una dimensione globale, non tanto per la superficie percorsa, ma per l’interesse mediatico. La SISEF, attraverso la collaborazione fra il Gruppo Incendi e il Gruppo Comunicazione ha proposto nuove idee per comprendere gli incendi globali alla radio, televisione e social-media…
Il workshop presenterà una panoramica su esigenze e criticità del settore forestale locale e su esperienze locali di hub europei con un ruolo catalizzatore in tema di sostenibilità, gestione forestale, politiche rurali e adattamento ai cambiamenti climatici. Seguirà una tavola rotonda in cui esperti del settore provenienti da diversi paesi discuteranno dei passi necessari per lo sviluppo di un hub…
A più di due anni dal Grande Incendio del 2017, Primaurora ed Ausf , propongono un nuovo importante convegno per fare il punto della situazione su ciò che si è fatto e su ciò che c’è ancora da fare per ripristinare i servizi forniti dai boschi interessati dall’incendio. Parteciperanno al...
Mercoledì 27 novembre 2019 – ore 9/17Palazzo Strozzi Sacrati, Sala PegasoPiazza Duomo 10, Firenze Organizzazione Regione Toscana Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale (SISEF) Programma 9:00 Saluti ed introduzione dei lavoriSandro Pieroni, Regione Toscana;Davide Ascoli, Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale (SISEF), Università di...