Chi e come si spengono gli incendi
Organizzazione efficiente, efficace, completa e puntuali procedure operative dirette da personale competente e formato: ecco come prevenire e presidiare un territorio a rischio incendi.
Organizzazione efficiente, efficace, completa e puntuali procedure operative dirette da personale competente e formato: ecco come prevenire e presidiare un territorio a rischio incendi.
Stiamo assistendo in questi giorni a diversi incendi che percorrono le foreste della penisola e distruggono coltivi, aziende pastorali e strutture commerciali/abitative, arrivando a mettere in pericolo le persone che vivono e frequentano gli ambienti naturali e le zone di interfaccia tra la foresta e le aree urbane. Nei prossimi anni questi fenomeni aumenteranno in frequenza e di intensità a causa di diversi fattori che agiscono in modo sinergico…
Media Coverage – gli esperti SISEF e l’incendio del Montiferru
Come prevenire il propagarsi di megafire come quello avvenuto in Sardegna? La prevenzione più efficace agisce sulle cause remote.
A volte una città si espande a tal punto da venire in contatto con aree forestali o naturali. Altre volte è il contrario, le superfici boschive si espandono al tal punto da venire in contatto con aree residenziali e periferie urbane.Quale relazione con il manifestarsi degli incendi?
Un incendio è un evento complesso che presenta tutta una serie di elementi che si intersecano tra il sistema umano e quello naturale e che richiedono un approccio lungimirante e adeguato nel tempo e nello spazio.
Come si distinguono gli incendi secondo una recente classificazione che fornisce parametri quantitativi e manifestazioni visibili di comportamento.
Quali sono gli elementi ricorrenti che provocano gli incendi e i fattori che ne influenzano le modalità di propagazione e comportamento.
Spesso leggiamo sui giornali: “incendio causato dalle alte temperature e dalle condizioni di forte vento..” oppure”.. focolai dovuti alla estrema siccità per onde di calore che si verificano nel periodi di massima criticità del fenomeno”. Tali espressioni sono scorrette…
Viaggio nel passato e nel presente per riconoscere il legame intrinseco fra foreste e fuoco Una cosa è certa, gli incendi c’erano in passato, ci sono oggi e ci saranno domani. Per comprendere il fuoco come processo intrinseco degli ecosistemi forestali saltiamo nel passato ovvero trecento...
Il Joint Research Centre (JRC) ha pubblicato -nel novembre del 2020- il 20° rapporto annuale del Sistema Europeo di Informazione sugli Incendi Boschivi (EFFIS). Il documento fornisce informazioni sull’evoluzione del pericolo di incendio nelle Regioni europee e mediterranee, i danni causati dal fuoco e una descrizione dettagliata delle...
Conoscere l’infiammabilità della vegetazione è fondamentale per la gestione degli incendi. La caratterizzazione dei combustibili consente di valutare il pericolo di incendio, di definire interventi selvicolturali di prevenzione e di simulare il comportamento del fuoco così come i suoi effetti sugli ecosistemi.
Fixed term, contract duration: 1 January 2021 until 31 December 2023
Deadline 19/11/2020
Fixed term position for 3 years duration. Deadline 08/11/2020
Il 2020 segna il culmine di un decennio contraddistinto da record di temperatura, ondate di calore ed incendi catastrofici con intensità ed estensioni mai viste prima. La sola Australia in 5 mesi (da ottobre 2019 a febbraio 2020) ha visto in fiamme circa 13 milioni di ettari di territorio pari ad un’area vasta come la Grecia, Sono incendi che superano la capacità di controllo, e sono caratterizzati da parametri di comportamento di intensità sul fronte e di velocità di propagazione elevatissimi, con insorgenza di fuochi secondari ad oltre un km dal fronte di fiamma e con e conseguente rilevante impatto socio economico e ambientale.
Un recente studio internazionale ha analizzato il verificarsi degli incendi in funzione di diverse categorie di uso del suolo: pascoli, arbusti, foreste e sistemi agroforestali (consociazione di piante arboree, colture erbacee o pascoli), con l’obiettivo di verificare se le aree gestite con l’agroforestazione fossero più resistenti al fuoco. Gli autori suggeriscono che le pratiche agroforestali, riducono il rischio di incendi interrompendo la continuità della vegetazione arbustiva, regolando la densità e la composizione in specie e riducendo la quantità di combustibile nel sottobosco.
Come fare a integrare la selvicoltura per la prevenzione degli incendi, le sue tecniche e prescrizioni specifiche, ed i suoi costi, nella pianificazione forestale e gestione del territorio? Il dossier pubblicato nello Sherwood 247, ora disponibile gratuitamente su Ecolleco, approfondisce alcuni temi rilevanti per la sostenibilità ecologica ed economica della prevenzione incendi in un clima e territorio che cambiano
Join us for a 2-day webinar series this fall. This event is free, open to all, and serves as a prelude to our in-person conference which is scheduled for Fall 2021. Each day will feature a panel of international fire scientists and managers, who will provide a short presentation. A question and answer session will follow the presentations.
Nuova vita dopo l’incendio del 2018 che ha devastato gran parte del Monte Pisano, ecco il racconto degli interventi di salvaguardia, gli studi dell’Università e la nascita della realtà.
Nel bacino del Mediterraneo gli incendi boschivi rappresentano uno dei più importanti disturbi naturali: modificano costantemente il paesaggio e gli ecosistemi forestali e mettono a rischio la popolazione. La previsione delle aree dove è più probabile che si verifichino gli incendi ci consente di salvaguardare vite umane e preservare le risorse naturali. Gli obiettivi dello studio sono quelli di stimare la probabilità di incendi boschivi in funzione di drivers biofisici e antropici, valutare l’importanza di ciascun driver ed analizzare le performances di tecniche di machine learning rispetto a tecniche tradizionali di stima della probabilità.