“FIRE-ADAPT”: come la gestione integrata degli incendi contribuisce alla biodiversità, al sequestro di carbonio e ai patrimoni culturali?

Milestones 2023

Il 25 e 26 gennaio 2023, 15 organizzazioni europee e 9 latino-americane si sono riunite per la prima
riunione virtuale di lancio del progetto “FIRE-ADAPT”. Questo progetto, a cui partecipa anche il
dipartimento DISAFA dell’Università di Torino, mira ad investigare i benefici del fuoco per gli ecosistemi
naturali e per la società,
integrando diverse aree di conoscenza provenienti sia dal mondo accademico che operativo.
FIRE-ADAPT è un programma di mobilità del personale istituito nell’ambito dell’Azione Marie Skłodowska-Curie dell’Unione Europea ed è dotato di un budget totale di 1.278.800 euro.

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Logo ufficiale del progetto FIRE-ADAPT

Dall’Europa all’America del Sud: un progetto multi-attore

FIRE-ADAPT è un progetto di ricerca internazionale, collaborativo e interdisciplinare focalizzato sul ruolo
della gestione integrata degli incendi (IFM) nell’adattamento ai cambiamenti climatici nelle regioni tropicali e subtropicali.

In particolare, il progetto è incentrato sullo studio del ruolo che diverse pratiche di gestione del territorio, come il fuoco prescritto, hanno nella conservazione e l’aumento della biodiversità, nella cattura del carbonio e nel supporto alle comunità locali. A tal fine, FIRE-ADAPT agevolerà la mobilitazione di
ricercatori e professionisti attraverso una rete di scambio di conoscenze. I partecipanti al progetto
provengono dai settori pubblico e privato e parteciperanno a scambi in 10 paesi partner europei e latino-
americani: Spagna, Francia, Italia, Portogallo, Colombia, Messico, Brasile, Bolivia, Argentina e Regno Unito.

. Organizzazioni partner del progetto FIRE-ADAPT

Study-hubs, piattaforme di transdisciplinarità e scambi

Una caratteristica chiave di FIRE-ADAPT è l’organizzazione di study-hubs, tre in America Latina e tre in
Europa, dove si terranno incontri di ricerca, formazione e scambio di conoscenze. “Gli study-hubs sono
piattaforme di transdisciplinarità. Sono l’occasione per scambiare conoscenze tra esperti e coinvolgere
attori locali, che provengono dalla società civile o dalla gestione delle risorse naturali locali”, spiega Imma
Oliveras, ricercatrice presso l’UMR AMAP (Francia) e coordinatrice scientifica del progetto. Gli study-hubs ospiteranno diverse attività: in Messico si discuterà degli aspetti pratici del fuoco prescritto; in Argentina si terrà un simposio sugli approcci interdisciplinari alla gestione integrata del fuoco. Gli study-hubs in Brasile, Francia e Italia ospiteranno visite, chiamate pyro-tours, di luoghi in cui l’uso del fuoco svolge un ruolo fondamentale per la biodiversità, l’ambiente e la gestione del carbonio. Un ultimo study-hub avrà luogo in Catalogna e includerà eventi aperti ai partecipanti esterni al progetto.

Condivisione delle conoscenze

Il progetto ha una nuova visione dell’integrazione delle conoscenze esistenti con la ricerca appena generata in diversi paesi. Oltre ad ottenere risultati scientifici, come attraverso lo studio delle dinamiche del carbonio negli ecosistemi e della conservazione della biodiversità, il progetto mira a trasferirli al grande pubblico in modo più partecipativo. “Esiste una percezione molto negativa del fuoco. Veniamo da decenni di politiche di esclusione totale, investendo nell’estinzione ma non nella prevenzione. Spero che FIRE-ADAPT contribuirà a un cambio di paradigma in cui gli effetti benefici della gestione integrata degli incendi si manifestino nella prevenzione degli incendi, nonché nella conservazione dei servizi ecosistemici”, conclude Imma Oliveras.

Fuoco prescritto nel Cerrado brasiliano. Foto: Gian Luca Spadoni

Contatti

  • Davide Ascoli, Dipartimento DISAFA Università di Torino; d.ascoli@unito.it
  • Gian Luca Spadoni, Dipartimento DISAFA Università di Torino; gianluca.spadoni@unito.it

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Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), Università di Torino

Gian Luca Spadoni
PhD @ DISAFA, Università di Torino | Altri Posts

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