Il progettista del fuoco prescritto

Il_progettista_Fuoco-prescritto

Il fuoco prescritto è una tecnica che utilizza il fuoco come strumento per ottenere effetti specifici
sull’ambiente
(riduzione di una parte della biomassa infiammabile, facilitazione di alcune specie, variabilità nella struttura della vegetazione, etc.).

Diversamente da altre tipologie di trattamento che utilizzano strumenti meccanici che consentono di dosare e distribuire nello spazio il trattamento con precisione, la tecnica del fuoco prescritto dosa il trattamento lavorando sulla intensità del fronte di fiamma, che per sua natura presenta una elevata variabilità e imprevedibilità. Il comportamento del fuoco viene infatti determinato dalla interazione fra molteplici fattori bio-fisici che variano nello spazio e nel tempo, come il contenuto idrico della vegetazione ed i suoi caratteri di infiammabilità (es. quantità, dimensioni e rapporto fra biomassa viva e morta), o l’intensità del vento ed il suo allineamento con la pendenza e la direzione di propagazione del fuoco. Di conseguenza, per prescrivere un trattamento di fuoco prescritto che consenta di ottenere effetti desiderati, è necessario un attento lavoro di progettazione ed un progettista con elevate competenze di carattere ecologico, fisico e di comprensione del comportamento del fuoco e dei suoi effetti.

Tutte le Regioni italiane che hanno regolamentato la tecnica del fuoco prescritto nelle leggi, regolamenti o documenti di pianificazione, richiedono la redazione di un progetto da parte di professionisti laureati
(generalmente nelle scienze forestali e ambientali) che abbiano ottenuto una abilitazione alla progettazione del fuoco prescritto a seguito di una formazione specifica. La formazione del progettista prevede l’acquisizione di buone conoscenze di normativa ambientale, ecologia del fuoco e monitoraggio, caratterizzazione dei combustibili e previsione del comportamento del fuoco in diversi ambienti e condizioni meteorologiche, assieme a conoscenze di cantieristica, e di gestione, controllo e bonifica di un fronte di fiamma.

A seconda della Regione, i corsi abilitanti alla progettazione prevedono da 30 a 50 ore di teoria, ed
altrettante ore di formazione pratica
su cantieri in fase di preparazione, realizzazione e monitoraggio, oltre alla redazione di un progetto per la verifica dell’apprendimento. I contenuti minimi del progetto esecutivo variano da regione a regione. In Piemonte la struttura del progetto viene descritta nel Piano Regionale di Previsione, Prevenzione e Lotta attiva agli incendi1. In Campania le linee guida per la progettazione sono state emanate con un DGR2. Entrambe le soluzioni consentono una buona flessibilità rispetto a specificare in una legge i contenuti dei progetti esecutivi di fuoco prescritto, in quanto sia i Piani regionali che una DGR possono essere aggiornate agevolmente. In Tabella 1 vengono riportati i contenuti comuni alle linee guida per la progettazione esecutiva in Campania, Piemonte e Toscana.

La procedura amministrativa e l’ufficio competente alla valutazione di un progetto ed al rilascio della
autorizzazione (se prevista)3 vengono specificati in una legge (es. Campania, Puglia, Piemonte), o nel Piano Regionale Antincendi. Generalmente, l’autorizzazione compete ad un unico ufficio (es., settore foreste, settore protezione civile), sentito eventuale parere (non vincolante) di altri uffici, e non richiede più di 30 giorni, fatta eccezione per i casi in cui è prevista una Valutazione di Incidenza per gli interventi che ricadono in aree protette della Rete Natura 2000.

Sezione del progettoDescrizione contenuti
Informazioni generaliProponente, progettista, responsabile dell’intervento, localizzazione del sito di intervento
Obiettivi gestionaliIn quadramento nella pianificazione territoriale: piano di prevenzione, piano di gestione forestale, piano di gestione di una ZCS, piano pastorale etc.
Descrizione stazionaleOrografia, accessibilità, analisi della vegetazione e della infiammabilità dei combustibili, previsione comportamento fuoco
Analisi limiti al fuoco prescrittoVincoli, analisi sensibilità componenti ambientali, gestione emissioni, infrastruttura, rischi attesi
Analisi meteorologia localeRegime delle brezze e dei venti dominanti, andamento stagionale indici di pericolo, distribuzione delle precipitazioni
Prescrizioni di applicazioneDefinizione delle finestre operative di intervento: stagione, temperatura e umidità aria, soglie indice di pericolo meteo, comportamento atteso del fuoco
Procedure operativeOrganigramma, mezzi e materiali, computo metrico estimativo, operazioni necessarie alla preparazione del cantiere, tecniche di accensione
Valutazione dell’interventoPiano di monitoraggio, definizione degli indicatori da monitorare (stima emissioni, riduzione infiammabilità, indicatori ecologici)
ComunicazionePiano della comunicazione, individuazione dei portatori di interesse locali e definizione della strategia di condivisione del piano/progetto
Tabella 1 – Contenuti previsti per la progettazione esecutiva in Campania, Piemonte e Toscana

[1] La struttura dei progetti di fuoco prescritto secondo il Piano AIB è consultabile al seguente link (Allegato 3) – Progetto di Fuoco Prescritto (PFP).

[2] Le linee guida previste dal DGR 43/2017 (modificato nel 2021) sono consultabili al seguente link

[3] In Regione Toscana i progetti di fuoco prescritto vengono redatti dai tecnici abilitati della Regione e delle Unioni dei Comuni. I progetti vengono condivisi con la Regione (settore foreste) per eventuale parere, prima di diventare esecutivi

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Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), Università di Torino

Davide Ascoli

Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), Università di Torino

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