Raccontiamo insieme i boschi del Giro d’Italia
Conosci uno dei boschi che sarà attraversato o passerà in prossimità di una delle tappe del Giro d’Italia?
Mandaci una sua descrizione e delle fotografie. Le pubblicheremo all’interno della nuova rubrica SISEF il Giro (dei Boschi) d’Italia!
Svelato il percorso dell’edizione 106 del Giro d’Italia 2023 che si svolgerà dal 6 al 28 maggio 2023. 3.448,6 chilometri per 51.300 metri di dislivello complessivi, 22 giorni di intenso agonismo spalmati su 17 regioni! Per valorizzare il più possibile ogni pedalata e raccontare i paesaggi che gli atleti attraverseranno, noi della SISEF abbiamo pensato di raccontare, anche con l’aiuto di voi lettori, le tappe di questo giro d’Italia dal punto di vista di alberi e foreste, sfondo della corsa rosa e coprotagonisti dei suoi panorami mozzafiato.
Ecco perchè vi proponiamo il Giro (dei Boschi) d’Italia.
Come partecipare:
- Scrivi un testo (max 400 parole) per descrivere il luogo di interesse e motiva il perché della tua scelta.
- Aggiungi alcune immagini descrittive del posto scattate da te o di cui hai il copyright di utilizzo.
- Invia il tuo testo a ufficio.stampa@sisef.org per contribuire al racconto del Giro (dei boschi) d’Italia
Quest’anno si parte dall’Abruzzo con una crono sulla Ciclovia dei Trabocchi, percorso che segue l’ex tracciato della ferrovia adriatica e percorre uno dei tratti di costa più suggestivi dell’Adriatico, a pochi passi dal mare. La soprannominata “Ciclovia Verde” consta di 42 chilometri importanti sia dal punto di vista storico che naturalistico. Anche per gli amanti della montagna sarà una bella edizione ricca di salite sia sulle Alpi che sugli Appennini. Questi ultimi saranno protagonisti della terza tappa con la salita al massiccio del Monte Vulture che toccherà anche Laghi di Monticchio. Anche in questo caso siamo di fronte ad un paesaggio unico, un’area caratterizzata da una ricchissima biodiversità, dovuta alla varietà dell’ecosistema e ai differenti climi delle quote altimetriche. La vera sfida appenninica montana si presenta alla tappa sette, con la scalata al Gran Sasso. Passando al versante dolomitico, quest’anno sarà presente la salita ostica del Passo Giau, tappone dolomitico durissimo, in quanto attraversa più passi di montagna! Un altro importante, l’ultimo montano previsto per il 2023, è la salita in direzione delle Tre Cime di Lavaredo patrimonio mondiale dell’UNESCO, gioiello del Veneto. Anche a nord ovest non mancano salite, in maggioranza collinari, come la tappa del colle Braida, zona di particolare interesse naturalistico e geomorfologico o ancora altri luoghi importanti dal punto di vista delle campagne ecologiste per la protezione degli habitat, come quelli del Passo Sempione, la cui tappa si allunga fino ad arrivare ai confini svizzeri.
E poi molti tratti che costeggiano o arrivano in prossimità di pinete ( Scandiano- Viareggio, Pergine Valsugana- Caorle) e tappe che attraversano aree cittadine dove il verde urbano ha dato nuova vita ad aree degradate o sensibili a degrado (gli orti urbani di Salerno, Cesena – Tree City of the World).
Con il Giro (dei boschi) d’Italia vogliamo raccontare alberi e foreste del nostro Paese: non solo uno sfondo da cartolina turistica, ma protagonisti di una rete di relazioni con le comunità di montagna e di pianura, che dai boschi dipendono per i loro servizi di produzione, regolazione, e culturali. Attraversando le foreste del Giro, faremo conoscere l’Italia come “Paese forestale”, non solo perché il 40% del suo territorio è coperto da boschi, ma per raccontare la buona gestione dei boschi come segreto per conservare i benefici della foresta e proteggerla dal degrado climatico e ambientale.