Foreste vuote, conservare la fauna per tutelare le foreste

Nel 1992, un pionieristico articolo dal titolo La foresta vuota documentò l’importanza ecologica degli animali nelle foreste tropicali, evidenziando il rischio che l’estinzione della fauna avrebbe rappresentato per la sopravvivenza delle foreste stesse.

An empty forest is a doomed forest.

Una foresta vuota è una foresta spacciata.
Conclusione dell’articolo pubblicato da Kent H. Redford (1992)

Uno studio pubblicato recentemente analizza le conseguenze della scomparsa degli animali sulle dinamiche della vegetazione forestale, confermando che i vertebrati svolgono un ruolo fondamentale nella rinnovazione delle foreste e che la defaunazione (il drastico declino di specie e popolazioni animali in una comunità ecologica) avrà un impatto negativo sulla futura composizione delle comunità forestali e conseguentemente sulla fornitura di servizi ecosistemici, tra cui lo stoccaggio del carbonio.

Attraverso una meta-analisi dei risultati di diversi studi già pubblicati, sono stati misurati gli impatti della scomparsa dei vertebrati sulle foreste a livello globale. Sebbene solo uno degli studi esaminati abbia misurato l’effetto diretto della defaunazione sulla biomassa forestale o sullo stoccaggio del carbonio, i documenti rimanenti hanno evidenziato potenziali e drastici cambiamenti delle comunità forestali, anche in assenza di minacce dirette come la deforestazione.

Considerando che nell’80% dei casi della dispersione dei semi di alberi e arbusti nelle foreste tropicali avviene ad opera dei vertebrati – in particolar modo primati e uccelli – si può comprendere quanto la perdita della fauna possa compromettere la capacità di rinnovazione delle foreste.

Come conseguenza dell’estinzione dei vertebrati si verificherà principalmente un declino nell’abbondanza degli alberi con i semi più grandi, dispersi dai vertebrati di media e grossa taglia, che saranno sostituiti da specie di alberi i cui semi sono dispersi dal vento o da animali più piccoli. Gli alberi a seme più piccolo, hanno in genere anche una minore densità del legno e quindi, anche se si arrestasse completamente la deforestazione, un loro aumento – a discapito delle altre specie – causerebbe una riduzione della capacità delle foreste di immagazzinare carbonio (fino al 38% in alcune tipologie di foresta tropicale).

Rappresentazione schematica della rigenerazione forestale, in condizioni naturali ed in condizioni di defaunazione. Gardner, C.J., Bicknell, J.E., Baldwin-Cantello, W. et al. (2019)

Gli autori evidenziano che le strategie politiche in materia di cambiamenti climatici dovrebbero esplicitamente integrare misure volte alla conservazione delle popolazioni di vertebrati – oltre che di alberi – al fine di preservare le relazioni mutualistiche che legano fauna e foreste e che modellano e autoregolano le comunità forestali.

Angela Rositi

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