Castanea 2019: pubblicati gli atti del VII convegno nazionale sul castagno

Sono stati pubblicati online gli atti di Castanea 2019, 7° convegno nazionale sul castagno , organizzato dalla Fondazione Edmund Mach e dalla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana.

L’evento si è svolto a Pergine Valsugana, in Trentino, dal 12 al 14 giugno 2019 ed ha visto la partecipazione di più di 150 esperti da tutta Italia e dall’estero. Di rilievo è stata inoltre la partecipazione attiva della Direzione Generale delle Foreste del MIPAAF.

La prima serata, Castanicoltura italiana oggi e domani: dove siamo e dove vogliamo andare, ha dato la possibilità a diverse associazioni castanicole di presentare la propria attività e di confrontarsi. Nei giorni seguenti la comunità scientifica nazionale ha presentato e discusso i risultati della ricerca e le prospettive di progresso di questa coltura, le sessioni teoriche del Convegno sono state affiancate da visite tecniche presso l’Azienda Viesi dell’Associazione Tutela Marroni di Castione situata a Brentonico.

I lavori hanno portato a concludere che siamo di fronte all’anno zero della castanicoltura italiana ed è necessario scegliere fra tradizione ed innovazione. Il lungo periodo di depressione, indotto dall’abbandono colturale e dall’avvento di nuove avversità, ha determinato la perdita di resilienza del castagneto da frutto e notevoli problematiche per il castagno da legno.  La resilienza va ritrovata nella capacità di innovazione e nella valorizzazione del capitale storico, culturale ed ambientale degli impianti tradizionali di collina e montagna.

Sono state definite 5 azioni principali necessarie al rilancio:

  1. Valorizzazione del prodotto mediante la creazione di una nuova filiera di prodotti tipici e IGP/DOP che portino valore aggiunto a livello locale.
  2. Creazione di un inventario delle cultivar italiane attraverso la caratterizzazione morfo-biologica, genetica e merceologica.
  3. Sviluppo di sistemi di meccanizzazione agro-forestale per la gestione, la trasformazione e la conservazione dei prodotti.
  4. Valorizzazione degli aspetti paesaggistici e turistici dei castagneti e delle relative attività economiche.
  5. Creazione di nuovi metodi analitici per la caratterizzazione e individuazione dei suoli più adatti alla castanicoltura.

Dove è presente, il Castagno rispecchia fedelmente i cambiamenti climatici e culturali che si sono verificati negli anni, così come gli adattamenti del territorio agli stessi. Le soluzioni per il rilancio della castanicoltura italiana sono state individuate ed ora necessario attuarle utilizzando le risorse attraverso azioni coordinate, sinergiche e condivise.

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