EDITORIALE: Foreste e Turismo

di Giovanni Sanesi
Il paesaggio è espressione di uno specifico contesto socioeconomico e rappresenta il risultato dell’integrazione, nello spazio e nel tempo, di processi, economici, ambientali e sociali. Su questa definizione hanno ampiamente concordato i cinque partecipanti della tavola rotonda “Foresta, paesaggio e turismo” del IX Congresso SISEF (Mauro Agnoletti – Università Firenze, Arne Arnberger – Università Boku Vienna, Mario Broll – Provincia Autonoma di Bolzano, Giuseppe Carrus – Università Roma Tre e Luis Durnwalder – Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano). Oggi le foreste e gli spazi verdi in genere, anche in una prospettiva di ‘infrastruttura verde’, possono rivestire un ruolo strategico sia per la produzione di legno (wood security) e di altri beni di necessità, sia per la produzione di servizi (ecosystem services), quali la conservazione della biodiversità, la mitigazione dei cambiamenti climatici, le funzioni sociali e ricreative, sempre più riconosciuti come fondamentali per la salute, il benessere e più in generale la qualità della vita delle popolazioni urbane e rurali. L’argomento ha avuto e sta avendo a livello internazionale un notevole interesse ed è stato il core business sia dell’azione COST E33 “Forest Recreation & Tourism Serving Urbanised” svoltasi dal 2004 al 20088 con la partecipazione di 26 paesi europei sia delle sei “International Conference on Monitoring and Management of Visitors in Recreational and Protected Areas” che si sono svolte dall’inizio del XXI secolo.
Prendendo spunto anche dai risultati di questi network scientifici, nell’ambito della tavola rotonda è stato messo in evidenza come in alcuni contesti territoriali le foreste abbiano contribuito ad una forte crescita del turismo e dello sviluppo sociale-economico. In tali contesti risulta evidente che assuma particolare importanza una gestione forestale che riesca a contemplare le funzioni ambientali e produttive e limitare gli eventuali conflitti tra i diversi utilizzatori/beneficiari delle risorse forestali. In una società con forti legami con il contesto rurale e di montagna è fondamentale che si mantenga un forte legame con la cultura e le tradizioni locali, favorendo la fruizione turistica e lo sviluppo socio economico con la salvaguardia dell’identità del territorio. Per fare fronte a questo nuovo tipo di pianificazione è necessario utilizzare strumenti gestionali più sofisticati rispetto al passato e rivolti ad integrare la produzione di beni primari con quella di servizi. La valorizzazione delle attività turistiche deve tenere conto delle forti pressioni esercitate su molte aree forestali e il pericolo di generare processi di degrado. E’ quindi necessario non solo orientare i comportamenti dei fruitori attraverso una maggiore attenzione e sensibilizzazione a diversi livelli, ma anche sensibilizzare maggiormente su queste tematiche l’intera filiera della pianificazione/gestione. In Italia il contributo fornito allo sviluppo del turismo da parte delle foreste non risulta omogeneo e sicuramente esistono ancora forti potenzialità inespresse.
Il mondo della ricerca scientifica ha il compito di supportare questo sviluppo, fornendo sia un quadro conoscitivo più ampio ed articolato dei processi storici, ecologici e percettivi alla base dei valori paesaggistici e delle caratteristiche della fruizione turistica sia soluzioni di gestione integrata delle risorse che la foresta è in grado di provvedere.
Prof. Giovanni Sanesi
Università di Bari

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