Il castagno: una risorsa per la ripresa delle aree interne
In passato, la versatilità del castagno e la sua capacità di fornire sia castagne che legno, oltre a funghi, tartufi e servizi ecosistemici come la regimazione delle acque, ne hanno incentivato la diffusione sulle colline e le montagne del territorio nazionale, caratterizzando la cosiddetta civiltà del castagno. Tuttavia dal secondo dopoguerra, a seguito della diffusione di diverse malattie e parassiti, e dei cambiamenti socioeconomici, si è assistito ad un progressivo abbandono della coltivazione del castagno e ad un invecchiamento dei castagneti esistenti.