Open position: Climate Impacts Modeller at Forestry Commission
There is an open position at Forest Research (research agency of the Forestry Commission, UK) in Roslin, Scotland. Deadline is Sunday 28th June 2020 at 11:55 pm (GMT +1).
There is an open position at Forest Research (research agency of the Forestry Commission, UK) in Roslin, Scotland. Deadline is Sunday 28th June 2020 at 11:55 pm (GMT +1).
Secondo la miglior scienza disponibile, l’insieme di tutte le soluzioni basate sulla natura, che comprendono piantare alberi, gestire le foreste esistenti in modo climaticamente intelligente, fermare la deforestazione tropicale, conservare le aree umide e le torbiere e praticare l’agricoltura conservativa, potrebbe aiutarci a conseguire il 30% della mitigazione climatica necessaria per contenere il riscaldamento globale a fine secolo entro 2°C rispetto all’epoca preindustrale. La sola espansione delle foreste in tutte le aree disponibili – escludendo quelle agricole, urbane e ad alto contenuto di biodiversità come le savane – potrebbe garantire, secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), un sequestro addizionale di oltre 10 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno, pari a due volte le emissioni prodotte dagli USA nel 2019. Un contributo che non è sufficiente da solo, ma di cui non è possibile fare a meno.
Le città sono causa dei cambiamenti climatici ma anche la prima vittima dei loro effetti. Alberi e foreste hanno il maggior potenziale per creare città intelligenti. Editoriale SISEF con il contributo di Fabio Salbitano, Silvano Fares, Marco Marchetti, Antonella Andretta, Nicoletta Toffano e Giorgio Vacchiano
La Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE), ha lanciato un contest fotografico sulla flora e la fauna al tempo del COVID-19. Le 13 fotografie migliori serviranno a promuovere il Decennio delle Nazioni Unite per il restauro degli Ecosistemi, saranno esposte attraverso una galleria virtuale promossa dalla Nazioni Unite e durante una mostra fotografica che si terra il prossimo autunno nel Palazzo delle Nazioni a Ginevra.
Il 26 giugno alle 15:00 si terrà un webinar organizzato dal progetto Si Parte dal Bosco, il tema è la filiera del legno nel settore delle costruzioni.
Il 94,4% delle terre coltivate in Europa soffre di almeno una problematica ambientale. Utilizzando un approccio multidisciplinare, il gruppo di ricerca del progetto europeo AGFORWARD – in collaborazione con altri enti di ricerca Europei – ha valutato l’effetto dell’agroforestazione rispetto a nove problematiche ambientali che interessano comunemente i terreni agricoli europei e stimato il potenziale di stoccaggio del carbonio di differenti sistemi agroforestali.
L’Università degli studi di Sassari ha pubblicato il bando per un assegno di ricerca della durata di 24 mesi inerente alle attività dei progetti europei MED-STAR ed INTERMED
L’Università degli studi di Sassari ha pubblicato il bando per un assegno di ricerca della durata di 24 mesi inerente alle attività del progetto europeo MED-STAR.
Da questa settimana su Rai Scuola (canale 146 del Digitale Terrestre) e in streaming su raiplay andranno in onda tra puntate del programma di approfondimento scientifico Newton dedicate alle foreste
Quelli che hanno interessato la foresta di Chernobyl ad aprile 2020 sono gli ultimi di una serie d’incendi che, nel corso di pochi mesi, ha fatto bruciare grandi estensioni di boschi e bush. Quali sono i punti in comune? E, prima ancora, cos’è successo esattamente a Chernobyl?
Martedì 26 maggio alle 17:00 – Il seminario è organizzato da AUSF Torino (Associazione Universitaria Studenti Forestali) nell’ambito del ciclo di seminari proposti in questo periodo da tutte le AUSF d’Italia. La partecipazione è aperta a tutti.
Il 29 maggio alle 14:30 il prof. Alan Crivellaro (University of Cambridge) terrà un seminario on-line dal titolo “Dalle cellule agli ecosistmi: come evoluzione, genetica, fattori ambientali e tecnologia modificano l’anatomia della piante”. L’incontro è organizzato dall’Università degli Studi delle Marche.
Continua la prima edizione del concorso fotografico organizzato dalla SISEF “La fotografia racconta il bosco”, è possibile partecipare fino al 14 novembre 2020. Le foto finaliste saranno esposte in una mostra collettiva che si terrà nel corso del XIII Congresso Nazionale SISEF 2021.
Le foto che vinceranno il concorso saranno premiate e pubblicate sul sito e sui profili social della SISEF.
C’è un grande archivio dell’inquinamento atmosferico che aspetta di essere letto: sono gli alberi che vivono vicino alle industrie e alle nostre città. Un gruppo di ricercatori italiani delle Università di Padova e di Firenze, in un recente articolo pubblicato sulla rivista “Journal of Environmental Management” ne porta un esempio da una delle regioni più inquinate d’Europa. Con lo studio degli anelli legnosi,
accompagnato dall’analisi chimica, è possibile conoscere quali elementi inquinanti i tessuti delle piante arboree hanno accumulato nel corso della loro vita.
L’Università di Firenze ha pubblicato, in seno al progetto MED-Star: Strategie e misure per la mitigazione del rischio di incendio nell’area Mediterranea, il bando per l’assegnazione di un assegno di ricerca della durata di 1 anno.
A seguito del protrarsi dell’emergenza legata al COVID 19, la Summer School Wood and charcoals in Mediterranean Forest ecology, prevista dal 15 al 19 giugno è stata posticipata al 2021.
Nel libro “Lire le bois”, edito nell’autunno dello scorso anno da Éditions Vial , Paul Corbineau e Jean-Michel Flandin ci offrono una grammatica per aiutarci nella lettura delle superfici del legno. Di grandissimo aiuto le numerosissime immagini (una sorta di antologia) di stupefacente qualità, data dall’accurata preparazione delle superfici dei campioni, dalla tecnica fotografica e dalla stampa.
È stata recentemente pubblicato “Ecologia del fuoco delle faggete in ambiente montano”, della collana Merkblatt für die Praxis (notizie per la pratica) sul tema dei cambiamenti climatici e dei relativi effetti sugli incendi boschivi nelle foreste dei climi temperati. Il riscaldamento globale sta espandendo l’area forestale interessata frequentemente e ciclicamente dagli incendi in ecosistemi storicamente poco interessati da tali eventi, come le faggete alpine e appenniniche. Quali sono le basi ecologiche per la progettazione degli interventi di ripristino della faggeta?
In questi giorni sta assumendo sempre maggiore rilevanza il ruolo che le polveri sottili in ambiente urbano potrebbero esercitare nel predisporre e facilitare la diffusione pandemica del virus COVID-19. È peraltro ben noto che l’esposizione ad inquinamento atmosferico ed in particolare alle polveri sottili favorisce malattie che coinvolgono l’apparato respiratorio. In questo contesto di forte preoccupazione, rileviamo che le foreste urbane possono contribuire a ridurre le concentrazioni di particolato o comunque a favorirne la dispersione.
Il Progetto Life AForClimate negli scorsi mesi ha proposto un questionario per comprendere la percezione di addetti ai lavori del settore forestale a riguardo dell’impatto del cambiamento climatico sulle foreste e la loro opinione rispetto a possibili soluzioni per aumentarne l’adattamento. Pubblichiamo qui i risultati relativi alla percezione del problema e alla preoccupazione rispetto ai possibili fattori di rischio.