Lotta alla processionaria del pino: il progetto MONGEFITOFOR
La processionaria del pino, (Thaumetopoea pityocampa), è un importante defogliatore che attacca varie specie di conifere, in particolare pino nero e pino silvestre. Il danno è causato dall’attività trofica delle larve con conseguenze negative sugli accrescimenti, che indebolendo le piante le rendono più vulnerabili ad attacchi di altri agenti biotici. Inoltre, a causa della presenza dei peli urticanti sulle larve, si riscontrano problematiche di carattere sanitario e veterinario.
Uno studio recentemente pubblicato ha analizzato il monitoraggio della processionaria del pino e l’efficacia delle strategie di lotta. Le catture (eseguite mediante trappole a feromoni sessuali e registrate nel periodo compreso tra l’inizio di giugno e la fine di agosto) hanno evidenziato un picco di sfarfallamento dei maschi tra la seconda decade di giugno e la prima di luglio. I risultati relativi ai metodi di lotta utilizzati hanno evidenziato come le applicazioni microbiologiche a base di Bacillus thuringiensis var. kurstaki (Btk) e la tecnica della confusione sessuale siano state efficaci nel contenere le infestazioni del lepidottero. In particolare, mediante l’applicazione di Btk si è registrata una mortalità larvale compresa tra 79 e 98% mentre nelle parcelle non trattate la mortalità media è stata pari al 2%. Nelle parcelle dove è stata applicata la tecnica della confusione sessuale, il numero medio di maschi adulti catturati per trappola è stato significativamente minore. La valutazione dell’indice di infestazione, calcolato in base al numero di nidi per pianta, ha evidenziato una riduzione significativa del numero medio di nidi/pianta nelle parcelle in cui è stata applicata la confusione sessuale.
Lo studio è stato condotto in 42 comuni del territorio valdostano attraverso la cattura dei maschi adulti e sulla base della presenza dei nidi e del grado di defogliazione. Questi elementi hanno permesso di delineare le curve di volo e l’impatto sulle piante ospiti (prevalentemente pino silvestre) causato dall’infestazione. L’indice di infestazione è stato utilizzato per determinare i valori di soglia oltre i quali sono state applicate le strategie di controllo sopra citate. Inoltre, l’efficacia delle strategie di lotta utilizzate per il controllo della processionaria è stata valutata confrontando parcelle trattate e controllo.
I risultati della ricerca risultano essere rilevanti per delineare specifiche linee guida di monitoraggio e gestione della processionaria del pino. Implementare il monitoraggio e il controllo di questa avversità fitosanitaria con metodi a basso impatto ambientale rappresenta un punto chiave per conservare il patrimonio forestale e attenuare le problematiche di carattere sanitario e veterinario, derivanti dalla presenza di peli urticanti delle larve, considerando anche l’elevata fruizione turistica nell’area di studio.
La ricerca è stata finanziata dal progetto “Linee guida per il monitoraggio e la gestione delle emergenze fitosanitarie nelle foreste delle Alpi centro-occidentali MONGEFITOFOR “, nell’ambito del Programma di cooperazione INTERREG V–A Italia Svizzera 2014–2020. Oltre la durata del progetto nei siti oggetto di indagine, si continueranno a effettuare i rilievi di campo per monitorare nel tempo l’intensità delle pullulazioni a carico sia dei soprassuoli arborei sia delle aree verdi urbane. Sarà inoltre valutato l’ampliamento dell’areale di distribuzione e di gamma delle piante ospiti, in relazione al cambiamento climatico, garantendo così la sostenibilità del progetto nel tempo.