Lire le bois

Paul Corbineau definisce sé stesso “conteur sur le bois”, un narratore del legno. Collabora da anni con l’École Supérieure du Bois di Nantes, per la quale ha organizzato la xiloteca e prodotto maquette di legno (è anche un abile scultore del legno) che dettagliano l’anatomia del legno con precisione scientifica, strumenti di grande aiuto pedagogico. È esperto nell’identificazione dei legnami tropicali e possiede una ricca collezione personale di campioni provenienti da tutto il mondo.

Paul ama dire “le bois nous parle”, il legno ci parla. Ma qual è la voce del legno? È registrata all’interno di ogni pianta legnosa attraverso segni che noi possiamo interpretare. Da qui “Lire le bois”. Il legno ha una sua lingua, la cui grammatica è nell’anatomia, nella disposizione delle cellule e nella loro organizzazione in tessuti complessi che svolgono le funzioni di trasporto, sostegno, immagazzinamento e secrezione.

Attraverso il legno le piante scrivono la propria biografia, consentendo, a chi ha la capacità di comprendere, di leggere la vita del singolo albero e della cenosi in cui si è sviluppato.

Nel libro “Lire le bois”, edito nell’autunno dello scorso anno da Éditions Vial, Paul Corbineau e Jean-Michel Flandin ci offrono una grammatica per aiutarci nella lettura delle superfici del legno. Di grandissimo aiuto le numerosissime immagini (una sorta di antologia) di stupefacente qualità, data dall’accurata preparazione delle superfici dei campioni, dalla tecnica fotografica e dalla stampa.

Nicola Macchioni , CNR-IBE

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