Il Venerdì di Repubblica (08/10/2021) – D. Ascoli, M. Salis, V. Garfì, N. Palmieri
Così i boschi risorgono dalla cenere
Le foreste sanno ripartire, ma i loro ritmi di ricrescita si sono adattati in base alla frequenza che i roghi hanno avuto per millenni. E ora che gli incendi sono diventati norma, hanno bisogno di noi
È come se fosse bruciato tutto il comune di Roma e un bel pezzo di quello di Latina: nell’estate 2021 in Italia oltre 1.500 chilometri quadrati di verde sono andati in fumo per gli incendi forestali, ed è il nuovo record nazionale. Ma è andata anche peggio in altre parti del mondo: dalla Siberia, dove sono scomparsi 140 mila chilometri quadrati di boschi, con il fumo arrivato fino al Polo Nord e l’emissione di quasi un miliardo di tonnellate di CO2, all’America nordoccidentale, funestata dai roghi giganteschi innescati da temperature vicine ai 50° C, fino agli incendi che si sono inseguiti intorno al Mediterraneo, dalla Turchia alla Spagna, dalla Grecia all’Algeria, sulla scia delle ondate di calore.
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Foto di copertina: Un tratto della foresta nazionale della California devastato da uno spaventoso incendio nell’estate 2009 (copyright: David McNew/ Getty Images)