SISEF News

Webinar – Gestione del patrimonio forestale pubblico tra vincoli giuridici, gestionali ed economici e obiettivi di utilità sociale: il caso delle pinete litoranee toscane

Il Centro Studi di Estimo e di Economia territoriale (CeSET) organizza un incontro di studio sul tema della gestione delle pinete litoranee alla luce della normativa paesaggistica, prendendo spunto dalla pronuncia del Consiglio di Stato del giugno scorso inerente la pineta del Tombolo di Grosseto. La sentenza, rispondendo ad un contenzioso in merito alla necessità di acquisire il parere da parte del MiBACT per l’autorizzazione del Piano di prevenzione antincendio, affronta il tema del regime dei boschi soggetti a vincolo paesaggistico.

Alberi che depurano: i cedui a turno breve nel fitorimedio

Le potenzialità del ceduo a turno breve come tecnica di fitorimedio, sono state originariamente testate in zone temperato-fredde dell’emisfero boreale, dove la tecnica è riuscita ad affermarsi anche al di fuori degli ambiti della ricerca. Più recenti sono invece le acquisizioni in ambito scientifico per gli ambienti mediterranei, in cui il campo applicativo della tecnica è potenzialmente molto elevato. Recenti ricerche condotte presso l’Università di Firenze, hanno evidenziato un elevato potenziale del pioppo e del salice che in virtù del loro elevato fabbisogno idrico, risultano particolarmente adatte per il trattamento di matrici liquide o solide ricche di acqua.

Il contributo della ricerca italiana all’intensificazione sostenibile in agricoltura – XVIII Convegno AISSA

Il 18 e 19 febbraio si terrà il 18° convegno dell’Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie (AISSA). In occasione dei 150 anni dalla sua fondazione, il convegno sarà ospitato dalla Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari di Milano, e sarà trasmesso in diretta attraverso la piattaforma Microsoft Teams. Per partecipare è necessario registrarsi.

Il futuro è nel legno

Considerando prioritaria la riduzione della dipendenza dal petrolio, e volendo cercare di mantenere gli stessi privilegi a cui ci siamo abituati negli ultimi decenni, risulta evidente che abbiamo bisogno di attingere ad altre risorse per ottenere materiali ed energia.

In questo contesto le bio-risorse sono in prima fila ed il legno in primissima perché, non solo già di per sé è un materiale altamente performante sia per l’edilizia che per l’industria del mobile, ma anche i suoi derivati incollati tra cui i pannelli di fibra, truciolari, compensati e il legno lamellare, sono esempi di materiali funzionali, economici e fortemente “green”. Studi recenti su tannini esotici hanno dimostrato che è possibile produrre materiali di altissimo valore tecnologico come adesivi, schiume isolanti e perfino aerogel, mostrando ottime performance pur mantenendo una connotazione naturale.

Web Conference: “Biomasse legnose: opportunità o problema per la mitigazione della crisi climatica?”

L’uso delle biomasse legnose per produrre energia è un argomento che è aspramente dibattuto sia a livello scientifico e sia a livello politico-culturale. Le biomasse legnose rappresentano attualmente la più importante fonte di energia rinnovabile nell’UE ed in Italia e rappresentano una risorsa indispensabile per raggiungere gli obiettivi europei per “energia e cambiamento climatico” che prevedono di salire dal 18% attuale di energia proveniente da fonti rinnovabili al 32% nel 2030. Esiste tuttavia una forte opposizione all’uso di questa fonte energetica o perlomeno all’inserimento di questa nella categoria delle fonti rinnovabili…

Webinar FilBioCasta

Il 10 febbraio alle 16:30 si terrà il webinar, dal titolo FILiera BIOeconomica nei boschi di CASTAgno: compositi innovativi e uso a cascata del legno per la conservazione del carbonio, a cura del Gruppo operativo FilBioCasta

Forest@ – I disastri e la loro relazione con le foreste. Tre casi studio a supporto della gestione degli eventi estremi

Viene proposta, qui di seguito, una sintetica rivisitazione del report: Forest-related disasters – Three case studies and lessons for management of extreme events. Forestry Working, pubblicato dalla FAO. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005 ha definito un disastro come “una grave interruzione del funzionamento di una comunità o di una società, a qualsiasi scala, a causa di eventi pericolosi che influiscono sulle loro condizioni di esposizione, vulnerabilità e capacità, che porta a uno o più dei seguenti effetti: perdite e/o impatti umani, materiali, economici e ambientali”.

L’inquinamento da ozono causa milioni di danni alla produzione di legname in Italia

L’ozono è tossico per le piante solo quando viene assorbito dagli stomi durante i normali processi di scambi gassosi che regolano la fotosintesi e la traspirazione. L’assorbimento stomatico di O3 è stimato attraverso modelli che definiscono gli effetti dei fattori ambientali e della vegetazione sugli stomi. Utilizzando le foreste italiane come caso studio, è stato sviluppato un nuovo modello per quantificare gli impatti economici dell’O3 a livello nazionale.

Forest@ – Xylosandrus compactus, un nuovo parassita forestale invade l’Italia

Da alcuni anni un nuovo parassita di origine asiatica si sta velocemente diffondendo in molte regioni italiane causando localmente danni rilevanti a carico di varie specie arboree e arbustive utilizzate in contesti urbani come piante ornamentali, nel settore del vivaismo forestale, in piantagioni legnose da reddito e in formazioni forestali naturali. Si tratta dell’insetto lignicolo Xylosandrus compactus.

Forest@ – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Next Generation EU”: un’occasione persa per le foreste italiane

Nel Piano approvato dal Consiglio dei ministri la notte del 12 gennaio nella Missione 2. “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Linea progettuale 2.4 “Tutela del territorio e della risorsa idrica”, si prevede un intervento specifico denominato “Forestazione e tutela dei boschi”, dedicato a mitigare i rischi legati al dissesto idrogeologico, che non prevede risorse specifiche, rimandando al fondo FEASR della prossima programmazione. Alla luce delle reali emergenze idrogeologiche del paese e dei periodici richiami che si susseguono dopo ogni evento calamitoso, la scelta fatta risulta incomprensibile…

BG3.10 – Forests under pressure: causes and consequences of climate-induced forest dieback across biomes

This session aims at promoting a lively discussion on the issue of forest vulnerability caused by climate changes, with an integrated multi-scale, multi-temporal and interdisciplinary approaches. Taking into account your research interests, please consider the option of presenting any recent results in this session. Also, please feel free to forward this e-mail to anyone whom you think may be interested.

Boschi urbani spontanei: le opportunità di una nuova wilderness

Wild urban woodlands. Boschi urbani spontanei. Si formano nelle pertinenze delle aree industriali e militari dismesse, nei cantieri edili non ripristinati, negli incolti. I processi culturali ed ecologici da cui traggono origine non sono programmati, né prevedibili. Non sono frutto di un progetto di piantagione, e la loro flora è composta da molte specie non autoctone. Possono essere piccoli frammenti o avere ampie superfici e insieme danno origine ad un mosaico di verde urbano non intenzionale – una nuova wilderness.

Bando di concorso per 3 ricercatori a tempo determinato – CREA Foreste e Legno

È indetta una selezione pubblica per titoli e colloquio finalizzata alla assunzione di n. 3 unità di personale, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, a tempo pieno per l’esercizio di funzioni ascrivibili al profilo di Ricercatore, III livello, nel settore scientifico disciplinare/area di specializzazione AGR05, nell’ambito dei progetti Agridigit-Selvicoltura e AForClimat

Forest@ – Neanche VAIA resiste all’insostenibile leggerezza delle statistiche forestali

I dati sulle produzioni di legname in Italia nel 2019, prodotti dall’ISTAT e recentemente pubblicati dalla FAO e da EUROSTAT, sono pieni di inesattezze e sottovalutazioni. In questo lavoro, pubblicato su Forest@, gli autori mostrano come il sistema italiano per la raccolta dei dati forestali sia ancora inaffidabile, al punto da compromettere la qualità delle statistiche relative ad un terzo del territorio italiano, e alla più grande infrastruttura verde del paese.

Paesaggi forestali del futuro: immaginarli attraverso i modelli

I diversi modelli di simulazione delle dinamiche dei paesaggi forestali in funzione del cambiamento climatico forniscono proiezioni affidabili e tra loro omogenee? Quali sono le più importanti cause delle incertezze di cui sono affetti? Una recente ricerca ci aiuta a rispondere a questi interrogativi e indica alcune criticità e spunti per potenziamento della efficacia di questa classe di modelli.

Le dieci priorità del 2021 per le foreste italiane

La prima necessità per capire cosa fare per le foreste italiane è poter disporre di dati aggiornati e accurati. In particolare, è urgente poter consultare i dati dell’inventario forestale nazionale 2015 (ancora non pubblicati) e pianificare un nuovo inventario, realizzare una carta forestale d’Italia (che incredibilmente non esiste ancora), predisporre e attuare un monitoraggio periodico – sia con rilievi in campo che con big data satellitari – delle condizioni di salute delle foreste e dei tagli boschivi, sui quali i dati disponibili sono così eterogenei e incompleti da non consentire una stima oggettiva delle dimensioni del fenomeno e della sua sostenibilità…

Le fotografie che hanno vinto il SISEF PhotoContest 2020

Sono state pubblicate le 6 fotografie che hanno vinto il concorso fotografico La fotografia racconta il bosco a tema Foreste e cambiamenti climatici organizzato dalla SISEF. Oltre al primo, secondo e terzo classificato, altre 3 fotografie hanno ricevuto una premio speciale dalla giuria, per aver ben rappresentato i temi del Climate Change, della Biodiversità Forestale e della Gestione Forestale