Perché e come si propagano gli incendi?
Quali sono gli elementi ricorrenti che provocano gli incendi e i fattori che ne influenzano le modalità di propagazione e comportamento.
Affinché si verifichi l’insorgenza di un incendio è necessaria la presenza simultanea di tre elementi: una fonte di calore, l’ossigeno e il combustibile che, nel caso degli incendi boschivi è rappresentato dalla vegetazione.
Con l’attivazione della combustione, l’incendio inizia a produrre energia che, trasferendosi dal focolaio verso l’ambiente circostante, permette l’auto-alimentazione del processo combustivo e la propagazione dell’incendio nello spazio. L’energia dell’incendio si trasmette secondo quattro meccanismi: l’irraggiamento, la convezione, la conduzione e il trasporto di tizzoni ardenti. La maggiore o minore rilevanza di questi meccanismi è legata soprattutto all’influenza delle condizioni ambientali che caratterizzano l’area dell’incendio. In sintesi, si può affermare che il comportamento di un incendio boschivo è il risultato delle complesse interrelazioni fra vegetazione, condizioni meteorologiche e topografia; è la forte dinamicità spaziale e temporale dei vari fattori ambientali che determina diverse modalità di propagazione e di comportamento.
Le condizioni meteorologiche possono influenzare la propagazione di un incendio in vario modo:
1) Aumentando il flusso di ossigeno disponibile per il processo combustivo (direzione e intensità del vento, stabilità atmosferica);
2) Incidendo sulla temperatura e sull’umidità della vegetazione e quindi sull’energia necessaria per portare il combustibile alla temperatura di ignizione (umidità atmosferica, temperatura, radiazione solare, precipitazioni);
3) Determinando l’insorgenza di un incendio (fulmini).
Anche la vegetazione influisce sulle caratteristiche di un incendio in quanto rappresenta lo strato di combustibile sul quale il fuoco si propaga. In funzione delle caratteristiche della vegetazione, come la quantità di materiale vegetale presente, il rapporto biomassa/necromassa, il rapporto superficie/volume, l’altezza, il grado di compattezza, la distribuzione lungo la direzione orizzontale e verticale, e l’umidità del combustibile, un incendio può assumere comportamenti diversi. In generale, basse quantità di combustibile determinano incendi di ridotta intensità ma in grado di propagarsi rapidamente. Al contrario, gli incendi che si verificano in zone con elevati carichi di vegetazione infiammabile sono responsabili della produzione di grandi quantità di energia e sono più difficili da controllare.
Ultimo fattore è la topografia che, a differenza dei precedenti che possono variare nello spazio e nel tempo, viene definito un fattore statico in quanto varia solo nello spazio. La caratteristica topografica di maggiore influenza nel determinare il comportamento di un incendio è la pendenza. La pendenza influisce sul preriscaldamento del combustibile vegetale in vari modi ma, in ogni caso, a parità di altre condizioni, un incendio che percorre un’area ad elevata pendenza è caratterizzato da velocità di propagazione e intensità molto superiori rispetto ad ambienti pianeggianti.