LIFEGATE.IT – Agroforestazione, dal passato una sfida per il futuro dell’agricoltura
Superare la netta separazione che abbiamo creato tra foreste, colture ed allevamenti animali può aumentare la biodiversità e mitigare i cambiamenti climatici. Proprio come in passato, andiamo alla scoperta dell’agroforestazione
Foreste, agricoltura e zootecnia sono attività nettamente separate tra loro nelle moderne pratiche colturali intensive. Non era così sin dagli albori dell’agricoltura fino a pochi decenni fa. Ridurre le recenti barriere tra alberi, colture ed allevamenti animali può avere conseguenze positive sulla biodiversità degli agroecosistemi e per combattere e mitigare la crisi climatica. L’agroforestazione studia e promuove le suddette tematiche.
L’agroforestazione (o agroselvicoltura) è una nuova disciplina scientifica che, partendo dall’ecologia forestale ed agraria, studia le consociazioni tra alberi forestali e specie agrarie, ed i servizi ecosistemici emergenti da sistemi complessi. I sistemi agroforestali, rispetto alla monocoltura, determinano un più efficiente uso delle risorse naturali alla base della produzione primaria, cioè la radiazione solare per la fotosintesi, e l’acqua ed i nutrienti minerali del suolo per l’assorbimento radicale. Un esempio di sistema agroforestale naturale è la savana, costituita prevalentemente da alberi distanziati tra loro, le cui chiome lasciano filtrare la luce per le erbe sottostanti come pascolo per gli erbivori, accompagnati dai loro predatori.
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Info Autori
Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET)
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA),
Università degli Studi di Torino