Al via il progetto LIFECO2PES&PEF, per promuovere e valorizzare i servizi ecosistemici delle foreste italiane
Dal legno ai funghi, dall’ombra all’assorbimento di CO2, dalla biodiversità alla sicurezza idrogeologica, dal turismo all’edilizia: boschi e foreste sono un patrimonio inestimabile per la vita sul Pianeta e il benessere psicofisico delle comunità
In Italia coprono il 36,4% della superficie (circa 10,9 milioni di ettari) di cui il 27,5% sottoposto a vincolo naturalistico, con tendenza ad un costante aumento, eppure la programmazione e la gestione delle attività forestali, nonostante vi sia sul nostro territorio un’intensa attività produttiva e una elevata pressione antropica, presenta evidenti criticità: soltanto il 19% delle foreste nazionali è difatti oggetto di pianificazione e vi è un tasso di gestione secondo i criteri indicati dagli schemi di certificazione delle foreste ancora più basso (appena il 9%). Secondo i dati ufficiali, per esempio, viene prelevata nel nostro paese solamente una parte, tra il 24 e il 39% del legno che cresce e si sviluppa ogni anno nelle foreste italiane (Primo Rapporto Annuale sullo Stato delle Foreste in Italia, 2019), mentre importiamo l’80% del fabbisogno di prodotti legnosi, con oltre il 65% di legname consumato (tondo e semilavorato) proveniente dall’estero. Da queste premesse nasce il progetto LIFE CO2PES&PEF Cofinanziato dal Programma LIFE della commissione Europea, con l’idea di poter coniugare la conservazione della foresta, dei suoi processi e dei suoi servizi ecosistemici, aumentando gli assorbimenti di CO2 (visto che già oggi boschi e foreste italiane immagazzinano 1,24 miliardi di tonnellate di carbonio), diminuendo le perdite di carbonio per eventi estremi, e massimizzando la crescita forestale, con la garanzia di poter continuare a fornire input (prodotti, legname, etc..) al sistema industriale, creando reddito e benessere per le
comunità locali. Finanziato dal Programma LIFE, il progetto ha come capofila e coordinatore la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa; mentre il Consorzio Comunalie Parmensi, FederlegnoArredo, Legambiente, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Servizio Foreste e Corpo Forestale, la Regione Emilia Romagna, Servizio Aree Protette, Foreste e Sviluppo della Montagna, l’Unione di Comuni della Romagna Forlivese – Unione Montana e l’Università degli Studi di Milano completano il partnenariato.