Mitigare la crisi climatica ed ambientale in Europa con l’agroforestazione
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L’agroforestazione (da agroforestry), o agroselvicoltura, è una modalità di coltivazione in cui piante arboree sono gestite in consociazione con colture erbacee o pascoli. Rispetto all’agricoltura convenzionale, l’agroforestazione contribuisce in modo significativo a svolgere una notevole varietà di servizi ecosistemici come il sequestro del carbonio nel legno degli alberi e nella sostanza organica del suolo e l’aumento della biodiversità.
Utilizzando un approccio multidisciplinare, il gruppo di ricerca del progetto europeo AGFORWARD – in collaborazione con altri enti di ricerca Europei – ha valutato l’effetto dell’agroforestazione rispetto a nove problematiche ambientali che interessano comunemente i terreni agricoli europei e stimato il potenziale di stoccaggio del carbonio di differenti sistemi agroforestali.
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In una prima fase del progetto, sono state mappate le aree con le più rilevanti problematiche ambientali connesse alla salute del suolo (erosione e basso contenuto di sostanza organica) e alla qualità delle acque (inquinamento da nitrati e salinizzazione), le aree più colpite dalla crisi climatica e quelle con scarsa biodiversità (carenza d’impollinatori, di antagonisti naturali dei parassiti e perdita di biodiversità del suolo).
Dalla sovrapposizione cartografica di queste aree, è risultato che il 94,4% delle terre coltivate in Europa soffre di almeno una problematica ambientale, con i pascoli generalmente meno colpiti delle altre aree agricole. Sono state individuate aree particolarmente critiche nella Francia nord-occidentale, in Danimarca, nella Spagna centrale, nell’Italia settentrionale e sudoccidentale, in Grecia e nella Romania orientale. Le aree con il maggior numero di emergenze – in cui l’applicazione di sistemi agroforestali risulterebbe particolarmente utile – sono state indentificate come prioritarie.
Ad un gruppo di esperti di agroforestazione è stato chiesto di proporre pratiche adatte alle aree prioritarie a loro note. I diversi sistemi proposti comprendono molte pratiche differenti: dalle siepi arborate lungo i confini dei campi, a cedui a rapida crescita passando per sistemi silvopastorali o silvoarabili. Per ciascun sistema è stato valutato il potenziale di stoccaggio del carbonio nella produzione legnosa.
I risultati del progetto mostrano che l’attuazione dell’agroforestazione nelle aree prioritarie porterebbe, a seconda del tipo di agroforestazione, ad un sequestro variabile da 2,1 a 63,9 milioni di tonnellate di carbonio per anno, corrispondenti a valori tra l’1,4 e il 43,4% delle emissioni europee di gas a effetto serra relative al settore agricolo europeo (12% delle emissioni totali) e contribuirebbe inoltre ad attenuare le problematiche ambientali connesse alla salute del suolo, alla qualità delle acque e alla biodiversità.
Pierluigi Paris e Adolfo Rosati
Info Autori
Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET)
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)