La prevenzione incendi e la pianificazione in Friuli- Venezia Giulia: a che punto siamo?
La pianificazione di tutte le fasi delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per il contrasto agli incendi boschivi in Friuli-Venezia Giulia si basa su un approccio strutturato e integrato delle diverse fasi della pianificazione A.I.B.
LA PREVISIONE si esplica mediante un’attività di monitoraggio ed analisi sulla base di dati meteorologici e modelli di rischio finalizzati a prevedere le condizioni favorevoli agli incendi, dati che, elaborati dall’OSMER-FVG, permettono l’elaborazione di un bollettino sperimentale sugli indici FWI (Fire Weather Index) e FFMC (Fine Fuel Moisture Code) ed altri parametri idonei a fornire quotidianamente un parametro oggettivo di pericolosità e rischio incendi boschivi. Il C.F.D. (Centro Funzionale Decentrato) della Protezione Civile Regionale ed il Servizio Foreste e Corpo Forestale della Direzione centrale risorse agricole, forestali e ittiche del Friuli Venezia Giulia collaborano alla stesura di un’analisi storica atta a relazionare il calcolo degli indici FWI ed FFMC durante gli incendi del passato per poi confrontarli con l’evoluzione degli stessi, permettendo un affinamento sia degli indici che di raccogliere parametri statistici finalizzati alla previsione dell’evoluzione dei futuri incendi.
LA PREVENZIONE si attua mediante uno studio per la realizzazione in quota di vasconi di accumulo idrico a fini AIB (vasconi che in determinate condizioni possono assolvere secondariamente anche altre funzioni a tutela della biodiversità, attività zootecnica ecc.) ed inoltre con specifici interventi di gestione in aree ad alta e media pericolosità quali ad esempio la riduzione mirata del combustibile ed altri interventi di prevenzione A.I.B. (quali interventi di manutenzione ordinaria della viabilità agrosilvopastorale di accesso alle foreste, di realizzazione di fasce di protezione nelle aree di interfaccia ecc.). Queste attività sono finanziate dal bando regionale per la prevenzione degli incendi boschivi ai sensi della legge Regionale 7 novembre 2019 n. 17.
LA FORMAZIONE si svolge attraverso diversi corsi di aggiornamento e di formazione di D.O.S. dato che, dallo scorso anno si è investito molto sulla formazione antincendio boschivo (A.I.B.) e di elicooperazione. È stata realizzata una formazione specialistica sull’uso del fuoco come strumento di lotta e prevenzione e sono stati formati operatori per l’uso di additivi nelle operazioni A.I.B. ed è stata mantenuta la formazione e l’addestramento periodico dei membri della squadra S.I.A.I. del Corpo Forestale Regionale (ovvero chi opera in e per la sicurezza in ambienti impervi). Quest’ultima squadra altamente specializzata è stata inoltre abilitata alle operazioni HHO (Helicopter Hoist Operation) permettendo ai servizi aerei regionali in capo alla SORES (Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria), di poter posizionare e recuperare gli operatori mediante verricello, garantendo al contempo una pronta risposta e una rapida evacuazione negli scenari operativi.
REDAZIONE DEL PIANO A.I.B., è compito della Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche che, con il supporto di una società di grande esperienza nel settore dell’A.I.B., provvede alla elaborazione ed adeguamento del piano regionale di difesa del patrimonio forestale dagli incendi boschivi congiuntamente alla Protezione Civile della Regione, così come previsto all’art. 7 della Legge regionale 7 novembre 2019, n° 17 ( Disposizioni per la difesa dei boschi dagli incendi). Il nuovo Piano, che si approverà nel corso dell’anno è lo strumento centrale per la pianificazione, la prevenzione e lotta agli incendi boschivi. La L.R. 17/2019 prevede la costituzione di un tavolo tecnico di confronto coinvolgendo per la prima volta la componente del volontariato. Il Piano sarà coordinato, coerente e integrato con gli altri strumenti di pianificazione del settore forestale e con la pianificazione generale regionale.
LA LOTTA ATTIVA si organizzerà in modo da incrementare la rapidità degli interventi del personale e, in primis, della squadra S.I.A.I. elitrasportata (anche a seguito dell’aumento degli incendi da fulmine), al rafforzamento dell’attenzione e del controllo sul territorio sia da parte del Corpo Forestale Regionale che dei Volontari A.I.B. coordinati dalla Protezione Civile Regionale. Tra le tecniche di spegnimento si valuterà l’uso del fuoco tattico e degli additivi per aumentare l’efficacia dell’acqua.
La partecipazione ed il finanziamento di alcuni progetti Interreg Italia – Slovenia di questa programmazione hanno permesso inoltre al sistema A.I.B. Regionale l’utilizzo di droni e sistemi di rilevamento per monitorare e gestire gli incendi in tempo reale soprattutto nelle province di Trieste e Gorizia. La cooperazione prevista dal protocollo Friuli Venezia Giulia – Carinzia del 2021 per la gestione silvopastorale di aree transfrontaliere sta producendo risultati operativi anche nella prevenzione A.I.B. con esercitazioni comuni transfrontaliere, volte a conoscere tecniche e sistemi organizzativi differenti. La cooperazione transfrontaliera è necessaria perché gli incendi boschivi, come altre disturbi abiotici, non conoscono confini amministrativi ma coinvolgono più territori.
ATTIVITA’ DIVULGATIVE E DI SENSIBIIZZAZIONE vengono svolte annualmente sul territorio così come il supporto allo svolgimento dei Campi scuola congiunti con la Protezione Civile Regionale (parte AIB). I Corsi di formazione per volontari A.I.B. (parte pratico addestrativa) ed i nuovi ed innovativi corsi di formazione avanzata e specifica per i Capisquadra A.I.B. vengono organizzati congiuntamente tra Protezione Civile Regionale e Corpo Forestale Regionale. Queste attività sono coordinate a livello regionale, coinvolgono in ogni caso diverse istituzioni del Sistema A.I.B. regionale le cui principali componenti sono il Corpo Forestale Regionale, la Protezione Civile Regionale (direttamente con i suoi funzionari ed i Volontari), i Vigili del Fuoco e le amministrazioni locali.