Pianificazione delle attività antincendio in Toscana

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In Toscana la pianificazione dell’attività AIB viene messa in atto con il Piano antincendi boschivi, strumento di programmazione pluriennale previsto dalla Legge 353/00, con il quale è inquadrata l’attività svolta dall’Organizzazione regionale AIB e che ne delinea gli obiettivi programmatici.

Per quanto riguarda la previsione, il Piano definisce i diversi livelli di pericolosità, ai quali corrispondono altrettanti gradi di allertamento delle componenti operative, vale a dire il meccanismo di previsione giornaliera e settimanale che produce i vari bollettini di rischio, illustrati in briefing operativi con le strutture preposte alla lotta attiva. Inoltre, nel periodo di massimo rischio per lo sviluppo e propagazione degli incendi boschivi, la home page del sito istituzionale ospita uno specifico bollettino di informazione alla cittadinanza, predisposto secondo un format condiviso a livello nazionale.  

Nel corso dell’anno, in base alla previsione AIB, le strutture operative attivano i servizi di reperibilità e prontezza  operativa delle squadre AIB e, allo stesso modo, viene implementata la funzionalità delle sale operative (regionale e provinciali) e graduato lo schieramento dei 10 elicotteri regionali. Rimangono sempre reperibili i 170 Direttori delle operazioni di spegnimento, distribuiti su una trentina di zone operative nelle quali è stato suddiviso il territorio regionale.

Per le squadre AIB è consolidato un livello base – che opera secondo i principi della tempestività di intervento e concentrazione delle risorse – e un livello avanzato che prevede l’attivazione di una serie di ulteriori professionalità ad elevata specializzazione (assistente DO, logista, analista di campo e di sala, gruppi addetti all’uso del fuoco). Queste ultime figure operano tutto l’anno anche nei cantieri di fuoco prescritto con i quali, in funzione preventiva, si riduce il carico di combustibile nei punti strategici di gestione e nelle aree aperte.

Le aree maggiormente sensibili sono individuate anche attraverso i Piani Specifici di Prevenzione (PSP) che –  a livello di comprensorio e in base all’analisi storica degli incendi – determinano gli interventi di prevenzione più idonei. Il Piano AIB classifica le tipologie di interventi di prevenzione da attuare sul territorio regionale, comprendendo anche le attività di autoprotezione, dove si attua la condivisione del rischio con la cittadinanza, come nel caso delle Comunità AIB, dove pubblico e privato concordano le misure per mettere in sicurezza gruppi di case poste in aree a rischio.

La prevenzione è anche il criterio guida con cui attuare la ricostituzione dei boschi percorsi dal fuoco, attraverso le opere di salvaguardia da realizzare nell’immediato e gli interventi di ripristino da svolgere successivamente. Tutte queste attività sono trattate nel Centro regionale di addestramento AIB ‘La Pineta di Tocchi’, dove viene preparato il personale tecnico-operativo che si occupa, a vario titolo, dell’AIB in Toscana.

Annualmente il piano viene aggiornato relativamente a:

–> consistenza di mezzi, personale e servizi, attraverso un programma operativo a base provinciale;

–> verifica degli indici di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi sul territorio regionale;  

–> dati relativi a numero e superfici delle aree percorse annualmente da incendio che, oltre ad aggiornare la statistica AIB di Regione Toscana, rappresentano una base di riferimento per gli adempimenti del catasto delle aree percorse da incendio, in capo ai Comuni.

In conclusione, il Piano AIB – anche attraverso il suo raccordo con la pianificazione di Protezione civile e con gli indirizzi previsti dalla Strategia Forestale nazionale –  rappresenta il quadro di riferimento per la programmazione e attuazione delle attività AIB svolte in Toscana.

Info Autori

Irene Cacciatore
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Gianluca Calvani
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