Editoriali

EDITORIALE: L’uragano del 5 marzo 2015

Durante la notte tra il 4 e 5 marzo scorsi, una violenta perturbazione atmosferica proveniente dai Balcani ha causato in Toscana ingenti danni colpendo in modo sensibile molte aree boscate dei versanti appenninici e delle aree costiere tirreniche. Effetti gravi si sono verificati poi su parchi, giardini, alberature e, in modo diretto ed indiretto, per caduta di piante, sulle strutture urbane e di comunicazione nonché, purtroppo, su persone. Le prime valutazioni indicano che a livello regionale l’uragano ha inciso pesantemente distruggendo il soprassuolo forestale su di alcune centinaia di ettari. Particolarmente colpiti i boschi ubicati sui versanti esposti da sud ad ovest della catena principale, quelle del Pratomagno e dell’Alpe di Catenaia. In queste aree i danni di maggiore intensità si sono verificati a spese dei soprassuoli puri e misti di conifere di impianto artificiale nello stato di sviluppo di bosco adulto ed a densità elevata. Nell’area costiera, tra Massa e Viareggio, l’uragano ha agito con forza distruttiva sulle pinete di pino marittimo e pino domestico. Numerosi poi i danni di minore entità diffusi su tutto il territorio.

EDITORIALE: Dietro i fatti ci sono le idee (e il linguaggio)

Ho recentemente partecipato al Secondo Congresso Internazionale di Selvicoltura. Come sempre dopo un evento scientifico, tornando a casa mi sono chiesto: “Che cosa ho imparato?”. Il Congresso ha avuto grande successo, sia per numerosità di studiosi, scienziati, ricercatori, addetti ai lavori e studenti intervenuti, sia per copiosità di informazioni, casi di studio, tecnologie, idee. Ma un aspetto mi ha particolarmente colpito: l’improcrastinabilità del superamento di due “mantra” che hanno sotteso molta ricerca forestale in questi ultimi anni, relativamente ai concetti di “sostenibilità” e di “servizi” ecosistemici. Di fatto, io stesso ho non di rado evocato soprattutto il primo di questi due termini in molte pubblicazioni. Alcune presentazioni e discussioni al Congresso hanno però permesso di chiarirmi le idee: il problema è che queste parole sono improprie se applicate con riferimento alla gestione di ecosistemi (quali quelli forestali) e più in generale alla gestione dei sistemi socio-ecologici (sensu Folke, 2006).

EDITORIALE: Le classifiche delle Università: un simpatico dibattito su Fb

qualche giorno è uscita una delle tante classifiche delle università, nel caso specifico quella di QS, da cui vari commenti sugli organi di stampa, ad esempio: il Corriere della Sera. Un nostro collega ha postato su Fb un suo commento, e da lì è seguito un simpatico dibattito. Lo stile è quello “pop” e spontaneo tipico di Fb, per cui ho deciso di pubblicare lo scambio di idee. NB: ho corretto qualche evidente refuso ma non sono intervenuto sullo stile, che rimane quello di una libera conversazione da coffee break, ho solo sostituito i nomi con delle sigle. C’e’ un po’ di tutto, scegliete voi, potete mescolare se pensate che venga fuori una  ricetta migliore.

EDITORIALE: Foreste e Turismo

di Giovanni Sanesi Il paesaggio è espressione di uno specifico contesto socioeconomico e rappresenta il risultato dell’integrazione, nello spazio e nel tempo, di processi, economici, ambientali e sociali. Su questa definizione hanno ampiamente concordato i cinque partecipanti della tavola rotonda “Foresta, paesaggio e turismo” del IX...

EDITORIALE: Lo scenario normativo europeo e nazionale per la condivisione dei dati della pubblica amministrazione

l 10 Aprile 2013 gli stati membri di EU 27 hanno formalmente approvato la modifica alla direttiva 2003/98/EC della Commissione Europea sul ri-utilizzo delle informazioni della pubblica amministrazione, conosciuta come PSI (Public Sector Information) Directive. Il testo della modifica della direttiva PSI è disponibile qui:  http://ec.europa.eu/information_society/policy/psi/docs/pdfs/directive_proposal/2012/it.pdf...

EDITORIALE: Luci e ombre per lo sviluppo degli spazi verdi urbani

Il dibattito e le azioni relative alla pianificazione, progettazione e gestione del verde in città vanno acquisendo sempre maggiore importanza, sotto il profilo sia tecnico-scientifico che sociopolitico: il livello di benessere degli abitanti in città è infatti sempre più percepito anche in relazione alla qualità e...

EDITORIALE: INFC, le precisazioni del Corpo Forestale dello Stato

Riceviamo e rendiamo pubbliche volentieri  le cortesi precisazioni del Dr. Enrico Pompei (Corpo Forestale dello Stato), a seguito del nostro recente editoriale sui dati INFC. Ecco qui la lettera. Diamo certamente fede alle affermazioni secondo le quali  il CFS dice di aver condiviso i dati dell’INFC...

EDITORIALE: La valutazione della qualità della ricerca e della didattica nell’Università italiana: siamo pronti ad affrontare questa sfida?

Lo scorso 23 ottobre 2012 si è svolto a Roma presso la sede del M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) un incontro organizzato da A.I.S.S.A. (Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie) dal titolo. “Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali: quali cambiamenti alla luce dell’evoluzione normativa e delle esigenze...

EDITORIALE: Che fine ha fatto il regolamento FLEGT?

CHE FINE HA FATTO IL REGOLAMENTO FLEGT? Alla fine dello scorso anno il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MiPAAF) è stato individuato quale Autorità Competente (AC) nazionale per l’attuazione dei Regolamenti FLEGT (Reg. 2173/2005 – Forest Law Enforcement, Governance and Trade) e Timber Regulation...

EDITORIALE: Quando si dice degli effetti del “Climatic Change”…

Secondo il testo di una legge recentemente promulgata dalla Regione Puglia, sembrerebbe che questo territorio sia interessato da caduta di “valanghe” (L.R. 12/2012, art. 2, comma 1, subcomma 2: “Gli interventi di trasformazione del bosco sono vietati, fatte salve le autorizzazioni rilasciate dagli enti preposti attraverso...

EDITORIALE: E’ davvero troppo il bosco in Italia?

Assistiamo da alcuni decenni alla schizofrenia dell’abbandono dei territori rurali marginali e non produttivi e, al contempo, a un consumo inarrestabile di suolo da parte di infrastrutture, poli commerciali e produttivi, espansione edificatoria sproporzionata e antinomica rispetto all’andamento demografico del nostro Paese, anche nei Comuni meno...

EDITORIALE: La generazione (accademica) egoista

Fino a qualche tempo fa i professori universitari restavano all’università fino al limite di età consentito. Fuori ruolo a 70 o 72 anni, già vivevano con rammarico questo periodo e arrivati ai 75 quasi mai si rassegnavano ad abbandonare completamente l’attività. Molti, soprattutto i migliori, continuavano a frequentare gli istituti, a studiare e a seguire gli allievi. Era una prassi, forse con qualche aspetto negativo, ma anche con molti risvolti positivi […]