Processi partecipativi per la valorizzazione dei servizi ecosistemici forestali: il progetto InnoForESt
In un’area montana come il Trentino dove le foreste sono l’elemento che meglio esprime l’identità culturale ed economico-sociale del territorio, al legno e alla sua produzione è sempre stato dedicato un posto speciale. Negli ultimi anni la crescente attenzione alla multifunzionalità delle foreste ha favorito l’applicazione di una selvicoltura vicina alla natura e il riconoscimento del valore dei servizi ecosistemici.
A consolidare questo approccio il Servizio Foreste della Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con l’Università di Trento, ha partecipato al progetto europeo InnoForESt, che aveva l’obiettivo di individuare, quantificare e valorizzare il reddito derivante dai servizi ecosistemici forestali non ancora riconosciuti dai mercati tradizionali. Il progetto ha coinvolto 16 diversi partner provenienti da 9 paesi europei (Germania, Finlandia, Italia, Slovacchia, Paesi Bassi, Svezia, Belgio, Austria, Repubblica Ceca) impegnati in sei diverse aree studio.
La Provincia al fine di tutelare e ricreare forme di paesaggio tradizionale montano e mantenere un equilibrio tra aree aperte e aree boscate, si è fatta promotrice di interventi di ripristino dei pascoli e prati storicamente presenti e perduti in conseguenza della ricolonizzazione spontanea dei boschi. Attraverso un processo partecipativo, che ha coinvolto dal basso gli attori locali (proprietari forestali pubblici e privati, imprenditori del settore turistico, aziende di promozione turistica locale, parco provinciale, gestori delle foreste demaniali, insegnanti, guide alpine, associazione cacciatori, imprese forestali…) sono stati analizzati approcci, percorsi e forme di sostegno alternative a quello pubblico in grado di assicurare nel tempo l’integrazione e l’equilibrio della gestione multifunzionale nei due ambiti, quello forestale e quello rurale.
Da questo percorso è emerso che:
1) per costruire reti e collaborazioni è necessario coinvolgere ogni ambito della politica locale (comuni, funzionari pubblici locali, etc), e identificare, tra le parti interessate, un leader capace di condurre attivamente il progetto in questione:
2) è fondamentale trovare nessi con lo scenario sociopolitico del luogo;
3) per favorire uno sviluppo innovativo proficuo delle aree rurali le risorse pubbliche sono essenziali per guidare il cambiamento
4) la sinergia tra scienza e politica è cruciale per identificare sistemi efficaci di valutazione economica dei servizi ecosistemici forestali e per favorirne la concreta integrazione nei processi decisionali.
InnoForESt è stata quindi l’occasione per individuare una visione comune e condivisa nelle scelte politiche promosse a livello locale in tema di gestione forestale e del territorio montano, con la convinzione che tale approccio rappresenti una valida strategia innovativa per favorire la multifunzionalità forestale e rilanciare lo sviluppo delle comunità montane. Ripristinare e mantenere lo storico equilibrio tra aree aperte e boschive consente infatti di incentivare lo sviluppo rurale e nel contempo il turismo locale, che si avvantaggia della presenza di un paesaggio più aperto e bilanciato, creando opportunità di sviluppo economico e limitando così lo spopolamento delle comunità.Il Green Deal europeo ha gettato le basi per promuovere forme di crescita economica più responsabili e consapevoli orientati a proteggere e migliorare il capitale naturale, i principi fondanti della Strategia Forestale Europea sono promettenti e i suoi contenuti sono confermati e rafforzati dalla Strategia Forestale Nazionale. C’è da chiedersi se di fronte all’azzeramento fondi NEXT GENERATION EU sulle foreste recentemente annunciato, saremo davvero in grado di concretizzare gli sforzi finora fatti.