Presentazione del GdL “Biodiversità Forestale”

Caro Collega,

durante i lavori della Sessione “Biodiversità, strutture e funzioni delle comunità forestali” del primo Congresso della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale (4-6 Giugno 1997) è apparsa chiara ai più la necessità di uno sforzo di coordinamento delle attività di ricerca nel campo della Selvicoltura ed Ecologia Forestale, di trasferimento delle evidenze scientifiche ottenute in ambito accademico agli operatori del settore selvicolturale, di collegamento tra le attività di ricerca e le esigenze degli Enti che operano sul territorio in ambito forestale. Tale necessità è risultata ancor più urgente nel campo della individuazione, valutazione e valorizzazione delle risorse genetiche di specie forestali. Le ricerche condotte finora nel nostro paese sono state nella maggior parte dei casi limitate all’analisi della distribuzione della variabilità genetica delle maggiori specie forestali, che ancora non hanno trovato la giusta collocazione nella definizione dei criteri gestionali del bosco.
In tempi recenti si è resa disponibile una serie di metodologie, tecniche e strumenti che possono permettere una più attenta e mirata valutazione delle risorse genetiche delle specie forestali. Inoltre, la possibilità di nuovi e potenti strumenti informatici rende fattibile l’allestimento di banche di dati (database) genetici e fenotipici su base geografica, da utilizzare come strumenti di consultazione e lavoro quotidiano per l’intera comunità, nell’ottica di produrre una "mappa di reperibilità" di tali risorse genetiche in ambiente naturale e in collezioni ex situ, di caratterizzare le località di reperimento e raccolta, di disporre di una prima caratterizzazione di ogni singola provenienza, di attribuire un ?valore di conservazione? ad ogni popolazione/area/regione suscettibile di interventi di conservazione. A puro titolo d’esempio, citiamo due dei possibili campi d’intervento entro i quali i genetisti forestali possono dare un contributo fondamentale alla gestione delle foreste: la definizione delle cosiddette ?breeding zones? per le specie forestali, e l’ecocertificazione (certificazione di provenienza).
Nell’ambito delle problematiche sopra inquadrate, è stato da più parti proposta la costituzione di un gruppo di lavoro, sotto l’egida della società, che possa coordinare le attività di ricerca concernenti la biodiversità nel panorama forestale italiano, ridefinire criteri gestionali basati su evidenze scientifiche, atti alla conservazione delle risorse genetiche, studiare gli strumenti più idonei al trasferimento dell’informazione agli enti operanti sul territorio.
Data la Tua esperienza nel settore, saremmo lieti se Tu potessi offrire il Tuo contributo al nascendo Gruppo di Lavoro e pubblicizzare questa iniziativa presso ogni collega che ritieni possa essere interessato. Qualsiasi suggerimento circa iniziative, attività, idee che pensi possano essere utili per lo sviluppo del Gruppo di Lavoro stesso è gradito. L’adesione va inviata al coordinatore provvisorio, il cui compito principale è promuovere la prima riunione costitutiva nel corso della quale verrà nominato il coordinatore del Gruppo. Il Gruppo di Lavoro è aperto a tutti gli studiosi interessati. Molte sono le competenze scientifiche coinvolte in questo tipo di studi ed indispensabile è un approccio di natura interdisciplinare ed ecosistemico. Ti invito quindi a leggere il documento propositivo allegato (vedi sotto) e ad inviare la scheda di partecipazione con i tuoi contributi per le parti specifiche di competenza.Giovanni Giuseppe Vendramin
Gabriele Bucci

G.G. Vendramin, G. Bucci
Istituto Miglioramento Genetico Piante Forestali
IMGPF – CNR
v. Atto Vannucci, 13 – 50134 Firenze
Tel +39-55-461071 – FAX: +39-55-486604

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